CLAUDIA LIVERANI
Ravenna

E’ morto padre Gorini, missionario in Kenya

Don Giuliano Gorini era andato in Africa nel 1967, aveva 80 anni

LUTTO Padre Giuliano Gorini aveva fondato due scuole in Kenya. Per sostenerlo era nato anche il gruppo ‘Amici di padre Gorini’ Il funerale si terrà domani, mercoledì, alle 16 in Duomo

LUTTO Padre Giuliano Gorini aveva fondato due scuole in Kenya. Per sostenerlo era nato anche il gruppo ‘Amici di padre Gorini’ Il funerale si terrà domani, mercoledì, alle 16 in Duomo

Faenza (Ravenna), 10 maggio 2016 - E' morto domenica pomeriggio padre Giuliano Gorini, missionario della Consolata di origine faentina che per oltre 50 anni ha svolto la sua opera in Kenya, dove ha fondato scuole e si è dedicato agli ultimi. Padre Gorini, 80 anni, era rientrato in Italia, a Torino sede dell’istituto Missioni della Consolata, per le sue precarie condizioni di salute. «Si stava riprendendo, e sognava di tornare in missione, in Kenya. Per questo la notizia della sua morte ci colto un po’ di sorpresa, ma se ne è andato il giorno in cui si celebra la Madonna delle Grazie, a cui era molto devoto. «A Lei aveva intitolato la sua scuola, Mary Mother of Grace», racconta Paola Balla, fondatrice e animatrice con il marito Bruno, del gruppo ‘Amici di padre Giuliano Gorini’.

Nato il 9 maggio a Faenza, fu ordinato sacerdote nel 1962 a Torino, dopo alcuni anni di studio e insegnamento negli Usa, nel 1967 arrivò in Kenya il paese dove ha svolto la sua missione. Nel 1968 ha fondato e avviato una prima scuola superiore, che ha poi lasciato nel 1989 per andare a fondarne un’altra scuola superiore per i figli dei pastori nomadi che vivono nella savana del nord del paese. "Un college per ragazzi poveri – racconta Paola Balla – a cui si accede solo per merito, divenuto una delle prime scuole del paese. E’ un collegio in cui convivono pacificamente ragazzi di etnie o tribù rivali. Padre Gorini era molto esigente coi ragazzi, e questa è l’impostazione della scuola, che vuole formare una classe dirigente. La maggior parte degli studenti ha continuato a studiare, alcuni oggi sono insegnanti della scuola, un ex allievo è ministro, altri hanno intrapreso altre professioni. Ma se per diversi anni è stata Faenza a sostenere la scuola, oggi contribuiscono in modo sempre più importante gli ex alliev".

"Padre Giuliano – conclude Paola Balla – era una persona umilissima, ha fondato e diretto scuole, ma per sé aveva un alloggio spartano e i vestiti che indossava. ‘Il Signore vuole le persone non i muri’, era solito dire. E per quanto fosse esigente, anche duro coi giovani che doveva formare, era generoso con chi bussava alla sua porta. Aiutava tutti, ma non con elemosine, dava lavori da fare. E così nella savana è sorto prima il collegio, poi, non lontano, sono sorte alcune case". I funerali si terranno domani alle 16, in Duomo. Concelebrano il vescovo Mario Toso e il vescovo emerito Claudio Stagni. La salma sarà tumulata nel cimitero dell’Osservanza.