Errani out in semifinale a Firenze Gaio a Torino cede a Koepfer

Non mollano una virgola. Sono i grandi vecchi del tennis ravennate: vecchi, sportivamente parlando s’intende, perché sono giovanissimi di anni e di spirito. Sara Errani e Federico Gaio non smettono di lottare palla dopo palla, chilometro dopo chilometro. Sara Errani, da Massa Lombarda (nata a Bologna solo per motivi familiari) 36 anni in aprile, dopo essere stata numero 1 al mondo in doppio e 5 in singolare, ha vissuto alcuni anni bui: a fine 2020 130ª nella classifica Wta. Da lì la rinascita, sino al 70º posto a fine 2022, posizione che conserva anche ora: così è già di diritto nel main draw al Roland Garros, sull’amata terra rossa. Un torneo che l’ha vista arrivare in finale 11 anni fa contro Maria Sharapova: fu sconfitta (6-3, 6-2) ma con onore, nella prima di quattro apparizioni consecutive tra le prime otto, con le semifinali nell’anno successivo e due volte i quarti (2014 e 2015). Negli ultimi due anni a Parigi, però si è sempre fermata alle qualificazioni. Quest’anno giocherà al primo turno contro Jil Teichmann. Errani arriva dal 125 di Firenze, dove ha raggiunto le semifinali. Non era andata bene, invece, agli Internazionali di Roma, battuta al primo turno dalla Pavlyuchenkova, ex numero 21 al mondo ma ora 96ª. Per l’Errani in questo 2023 sono arrivate 19 vittorie a fronte di 13 ko. Anche il faentino Federico Gaio, 231 al mondo, non è al punto più alto della sua classifica, visto che è stato anche 124º nel 2020. Nell’anno, i suoi guadagni hanno superato i 33mila dollari mentre in carriera hanno sfiorato il milione. Ultimamente ha giocato a Praga dove al primo turno ha perso da Filip Krajinovic (79 al mondo) 6-2, 4-6, 6-2, guadagnando, però, oltre 100 posizioni in classifica grazie alla finale di Torino del Piemonte Open, Challenger 175 dove sono confluiti tutti gli eliminati dalla prima settimana di Roma. Il faentino è scattato dalle qualificazioni come testa di serie numero 3, battendo nel turno decisivo Andrea Gola 6-2, 6-3. Al primo turno ha poi regolato (6-4, 7-4) l’ottava testa di serie Otte, approfittando poi del ritiro (ma vinceva 5-2 al terzo) dell’argentino Ugo Carabelli, un altro argentino, Collarini, è stato superato ai quarti (6-4, 6-3) prima del capolavoro in semifinale con la testa di serie numero 1 (e 44 al mondo) Sebastian Baez (7-5, 6-3). In finale il romagnolo, invece, si è dovuto arrendere 6-7, 6-2, 6-0 a Koepfer, oggi 102 nella graduatoria Atp.

Ugo Bentivogli

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