A Parma arrivano i militari: "Serve l’esercito anche qui. A breve una mozione"

Salati, segretario della Lega: "L’amministrazione ha negato per 10 anni la realtà". I cittadini: "Non si capisce cosa aspettino, forse che ci sia il quarto morto?".

A Parma arrivano i militari: "Serve l’esercito anche qui. A breve una mozione"

A Parma arrivano i militari: "Serve l’esercito anche qui. A breve una mozione"

"Presenteremo a breve una mozione richiedendo anche per Reggio Emilia l’assegnazione di un contingente di militari per affiancare gli operatori delle forze dell’ordine". Parola di Roberto Salati, segretario provinciale della Lega e capogruppo della Lega in Consiglio comunale, dopo la segnalazione dell’ennesimo episodio di violenza nella zona della stazione storica. A Parma arriverà l’esercito. Nulla invece per Reggio, dove residenti della zona stazione ma anche abitanti e commercianti del quartiere Ospizio lo hanno chiesto più volte. "Non so cosa stiano aspettando – sottolineano Gianni Felici e Giuliano, del comitato viale IV Novembre –, abbiamo avuto tre morti in otto mesi. Forse aspettano che ci sia il quarto. E ci sarà, molto presto, se non si interviene immediatamente. La situazione è esplosiva". "Chiediamo al sindaco e al prefetto cosa pensano di fare", l’appello di Felici. "Qui non si riesce più a vivere – prosegue Giuliano –, delle nostre amiche non vogliono più uscire di casa nemmeno di pomeriggio, troppo pericoloso, e se proprio devono si fanno accompagnare. Non è possibile che siamo ridotti a questo".

"È preoccupante che il sindaco Vecchi, proprio dal palco del suo evento di fine mandato, ’Immagina domani’, dopo 10 anni tiri le somme e illustri ai suoi collaboratori e sostenitori i risultati del suo doppio mandato, tralasciando chiaramente il problema irrisolto della sicurezza – sottolinea Salati –, che ci lascia in eredità una città fortemente condizionata da criminalità e degrado. Soprattutto nelle zone più critiche come il quartiere stazione e ormai anche zona San Pietro, via Roma/teatri, sono costantemente all’ordine del giorno numerosi episodi criminosi che vanno dall’abituale spaccio di droga alle risse, furti, danneggiamenti, occupazioni abusive, fino ad arrivare a recenti violenze sessuali e addirittura omicidi. Ormai l’insicurezza e la percezione di effettivo pericolo sono un dato di fatto tangibile per ogni cittadino che si trovi a dovervi transitare", fa notare Salati.

Sottolinea anche l’amministrazione uscente, in tanti anni di gestione della città, "ha sempre operato secondo una scelta politica determinata, cioè quella della tolleranza a spese dei cittadini, quel “buonismo” di facciata che proclama l’inclusione, ma di fatto scaricando sulle spalle dei cittadini il vero prezzo da pagare, in termini economici, di sicurezza e di qualità della vita". Non solo. "Un’ amministrazione che ha negato per 10 anni la realtà, fingendo di non vedere i problemi reali delle aree ormai considerate territori della criminalità e che trova come unica soluzione al problema l’esecuzione di un arbitrario e folle piano di espropri immobiliari, anche questo chiaramente a danno dei residenti storici che si trovano a pagare il conto dell’incapacità della giunta. Il fallimento della politica di accoglienza e inclusione è sotto gli occhi di tutti", attacca il segretario della Lega.

Ricorda poi che a nulla sono servite tutte le istanze "da noi presentate in consiglio comunale sul tema sicurezza, che sono state puntualmente respinte dalla maggioranza, spesso senza reale motivazione, ma solamente con l’arrogante maggior peso percentuale".

Tra queste la richiesta del poliziotto di quartiere, delle pattuglie a piedi, il presidio fisso in stazione, l’illuminazione, la videosorveglianza. "Tutto respinto". Solo recentemente, prosegue Salati, "l’intervento di Prefettura e Questura ha portato un’implementazione dei controlli notturni nella zona, che ha garantito un immediato miglioramento, certamente non risolutivo, ma indicativo per l’indirizzo progettuale che rappresenta, cioè l’aspetto più immediato ed urgente, quello repressivo nei confronti dell’illegalità, ma sempre osteggiato dall’amministrazione Pd".

In questa direzione, nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure "che ha già dato ottimi risultati nelle vicine città emiliane di Piacenza, Parma, Modena, Bologna e Ferrara, presenteremo a breve una mozione, già precedentemente respinta, richiedendo anche per Reggio Emilia l’assegnazione di un contingente di militari per affiancare gli operatori delle forze dell’ordine che contribuirebbero a garantire la sicurezza e la legalità in città, soprattutto nelle aree critiche. Come gruppo Lega continuiamo a insistere sulla tutela della sicurezza, che consideriamo una importante priorità della nostra azione politica".

Chiara Gabrielli