LARA MARIA FERRARI
Cronaca

A passeggio coi candidati in centro: "Aiutateci ad alzare la qualità"

Ieri l’iniziativa dei commercianti che hanno portato in tour gli aspiranti sindaci tra luci e ombre dell’esagono. Diversi residenti li fermano per strada: "Non vogliamo più essere preda di insicurezza e degrado".

A passeggio coi candidati in centro: "Aiutateci ad alzare la qualità"

A passeggio coi candidati in centro: "Aiutateci ad alzare la qualità"

Propositivi, desiderosi di migliorare per ritornare ai fasti di una volta. Ma al passo con i tempi. Non si è respirata soltanto aria di nostalgia ieri, nella passeggiata ‘Ci vediamo in centro’, convocata dal gruppo di commercianti che si sono ribattezzati Migliorare (che dieci giorni fa hanno dato vita a un flash-mob di protesta in centro storico), a cui hanno risposto e aderito i sette candidati sindaco – prima volta assoluta – per attraversare insieme luci e ombre dell’esagono. Marco Massari, lista di centrosinistra, Giovanni Tarquini, centrodestra, Fabrizio Aguzzoli, Coalizione civica, Paola Soragni, Movimento per Reggio, Erno Ferri di Reagire in sostituzione di Gianni Tasselli, Giuliana Reggio per Alleanza Civica e Vladimir Sabillon di Pane Pace e Lavoro insieme, prima della grande sfida alle urne dell’8-9 giugno, nella veste di turisti speciali della propria città (quasi nessuno abita in centro), guidati da Andrea Bottazzi e Marco Merola, portavoci di un movimento formato da esercenti, botteghe artigiane, attività e residenti. L’obiettivo è chiaro. Portare la persona a cui saranno affidate le chiavi di Reggio ad analizzare e risolvere le criticità del centro, avviando un tavolo di concertazione di strategie, fra pubblico e privato, per risolvere i nodi annosi del commercio e della sicurezza, abbattendo il degrado. Partiti alle 14 dai portici di San Pietro per giungere sino all’obelisco, i candidati hanno preso mentalmente e fotograficamente nota di ciò che non va. "Dobbiamo immaginare il centro come un prodotto, con un approccio non solo politico ma imprenditoriale – la richiesta di Migliorare – confrontandoci sul futuro e le opportunità che la nostra città potrebbe avere, con volontà e determinazione da parte di tutti". Vetrina sfitta dopo vetrina, il gruppetto iniziale si infoltiva, con curiosi e residenti a chiedere di non essere più preda dell’insicurezza generata da situazioni di degrado e abbandono, con luoghi divenuti ricettacolo di malviventi, risse e aggressioni.

"Occorre un ripensamento generale condiviso da tutti del centro", attacca Merola, che ha portato esempi di fattibilità per una rigenerazione dei centri urbani. "Non vogliamo più ascoltare sfoghi come quello di una negoziante di via Monzermone, che verso sera chiude a chiave per paura di affrontare brutti incontri", dice Bottazzi, che invita a rivolgere lo sguardo ai cumuli di cassette della frutta lasciate sul selciato davanti ai Chiostri. "Abbiamo voluto questo percorso insieme – dicono Merola e Bottazzi – come simbolo del poter lavorare insieme. Unire le idee, le risorse per far ripartire il cuore della nostra città. L’attrattività deve divenire il nostro brand, da realizzare in gruppo".

Nell’itinerario anche uno degli snodi ritenuti più critici, corso Garibaldi. Ma senza commercio di prossimità si diminuisce la fruizione stessa dei viali, delle piazze, dicono: "L’accensione delle luci nelle vetrine ha proprio la funzione di attrarre le persone, papabili acquirenti ma non solo". Il retail sta cambiando, a fronte di una grossa crisi che lo ha investito: "Dobbiamo alzare il livello della qualità delle attività e la multicanalità del web dev’essere uno spunto, non un freno. Però occorre intorno a noi un terreno fertile", dichiarano i commercianti. Una luce di speranza c’è ed è simboleggiata da una giovane, Ester Braglia, 30 anni, che ha investito con un’attività dentro le mura. Ai partecipanti, richiamati fra sei mesi per vedere quali progressi sono stati fatti, è stato donato il volume ‘Quattro passi per Reggio’ di Massimo Mussini.