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Accusati di violenza e lesioni a un coetaneo. I due giovani non andranno a processo
Si è svolta nei giorni scorsi una delle prime ’udienze predibattimentali’ al tribunale di Reggio, dopo l’entrata in vigore della riforma Cartabia; tra le novità introdotte, appunto, questa udienza per i procedimenti di competenza del giudice monocratico, che un tempo venivano celebrati con citazione diretta a giudizio. "Per semplificare possiamo dire che l’udienza predibattimentale e assimilabile all’udienza preliminare svolta avanti il tribunale monocratico anziché avanti al gup – spiega l’avvocato Domenico Noris Bucchi –. Tecnicamente l’introduzione dell’udienza predibattimentale permette al giudice di disporre il non luogo a procedere (sostanzialmente l’assoluzione) quando gli elementi acquisiti durante le indagini preliminari non consentono una ragionevole previsione di condanna. Così ho chiesto al giudice di pronunciare una sentenza di luogo a procedere nei confronti di due giovani me difesi accusati di concorso in violenza privata e lesioni volontarie aggravate a carico di un loro coetaneo. Ciò sulla base del fatto che, a mio parere, gli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari erano contraddittori". Il tribunale ha dunque disposto il non luogo a procedere, riservandosi il deposito della motivazione. "Sarà interessante comprendere se il giudice Matteo Gambarati abbia o meno accolto la tesi difensiva, anziché fissare per la prosecuzione del giudizio la data dell’udienza dibattimentale come richiesto dal pm", conclude Bucchi.