Addio Vasco, hai vinto la tua scommessa

Domani le esequie dell’allevatore Catellani: scelse le bovine di razza reggiana che davano meno latte ma di maggiore qualità

Addio Vasco, hai vinto la tua scommessa

Addio Vasco, hai vinto la tua scommessa

Si è spento a 95 anni Vasco Catellani, l’ultimo tra i capostipiti del recupero della razza bovina reggiana, le oggi celebri vacche rosse che danno un latte di grande qualità per il Parmigiano Reggiano. "Vasco assieme al compianto fratello Elia, alla famiglia e a un manipolo di storici allevatori che tra loro inizialmente non si conoscevano fece una scelta coraggiosa, eroica e controcorrente negli anni ’80 – spiega Ugo Franceschini, presidente dell’Associazione nazionale allevatori bovini di razza reggiana -. Contro le scelte zootecniche che miravano alla quantità e non alla qualità decisero di tornare a produrre il Parmigiano Reggiano solo col latte delle vacche rosse. In meno di 30 anni i capi sono quadruplicati. Gliene siamo grati". Una storia di orgoglio, caparbietà e tradizione. Vasco Catellani racconto la sua storia al giornalista Gabriele Arlotti. Era nato a Pieve Modolena nel 1928. Il padre Domenico non voleva ascoltare le sirene che da fine Ottocento videro arrivare le razze bovine da Svizzera e Frisia.

"Ai primi del ’900 le rosse le si usavano a lavorare nei campi e le si chiamava per nome come Parigia, Rossa, Bionda, Mora… - raccontava Vasco - Purtroppo molti allevatori reggiani decisero di acquistare le vacche bianche e nere più produttive, nonostante la qualità del Parmigiano Reggiano prodotto da Vacche Rosse fosse molto rinomata".

L’azienda agricola Catellani andò controcorrente. "Gli altri allevatori vedevano con diffidenza le nostre mucche e iniziarono a chiamarmi ‘vaca rossa’. Un soprannome che ha portato fortuna. Infatti si tronò a produrre formaggio di sola rossa prima al caseificio Nuova Duemila a Cavriago, poi all’istituto Zanelli a Coviolo. Oggi le latterie dove lo si fa sono 15 e producono il 6 per mille della produzione di Parmigiano Reggiano. Vasco si prese la rivincita sul collega che lo scherniva ("hai sbagliato e non di poco"). Oggi lascia i nipoti, con le famiglie, che portano avanti la tradizione. Le esequie domani alle 9; il corteo partirà dall’abitazione di via Neida 10 per la chiesa parrocchiale.