Affitti, l’offerta è in ripresa: "Studenti, statali, eventi alla Rcf. Reggiani invogliati a investire"

Giuseppe Iannò, titolare di CasaIn, sottolinea le novità dell’ultimo anno: "Prevale ancora la richiesta. Ma qualcosa si muove: gli universitari sono buoni inquilini. Tanti comprano un immobile per darlo in locazione".

Affitti, l’offerta è in ripresa: "Studenti, statali, eventi alla Rcf. Reggiani invogliati a investire"

Affitti, l’offerta è in ripresa: "Studenti, statali, eventi alla Rcf. Reggiani invogliati a investire"

"Nell’ultimo periodo forse c’è stato un leggero aumento dell’offerta, riusciamo ad accontentare un po’ più persone".

Giuseppe Iannò di ‘CasaIn srl’, una delle maggiori agenzie immobiliari di Reggio, il 9 febbraio di un anno fa aveva descritto al Carlino una situazione di emergenza per il mercato degli affitti in città, parlando di gravi carenze di posti letto e di una domanda dieci volte superiore all’offerta.

Ricontattato a un anno di distanza, ci spiega l’andamento: "Prevale ancora nettamente la richiesta rispetto alla disponibilità e non per il calo di quest’ultima. Negli ultimi anni sono aumentate le persone che cercano casa, in particolare per l’università che porta a Reggio 2.500 fuorisede e rende molto facile trovare un inquilino. Ultimamente però la situazione è un po’ migliorata, non è più come quando ogni annuncio riceveva 50 richieste e non si sapeva come fare ad accontentare tutti".

La situazione insomma è sbilanciata ma si intravvedono dei cambiamenti: "La domanda è tanta e l’offerta minore, non poca perché comunque di appartamenti in affitto a Reggio ce ne sono. Ci sono stati anni in cui nessuno comprava un immobile per darlo in locazione, adesso invece più persone scelgono di fare questo tipo di investimento grazie all’aumento degli studenti che di solito sono buoni inquilini, pagano e non danno grossi problemi. E poi a Reggio la resa è buona, in media ogni anno si guadagna il 6 o 7 per cento del prezzo di acquisto della casa. Qualcosa si muove".

Un anno dopo si può dire che non sia stata solo Unimore a modificare il mercato: "Ci sono anche dipendenti statali o degli ospedali che magari vincono concorsi e venendo da fuori hanno bisogno di un posto dove dormire. Anche lì c’è stato un incremento, poi abbiamo un’industria che generalmente funziona bene e ha bisogno di nuove assunzioni, ma a Reggio non trova manodopera disponibile e deve andare a reperirla altrove. Terzo tema, piccolino ma secondo me qualcosa lo muoverà: iniziano ad esserci concerti, l’Rcf Arena prevede due date già per quest’anno e in quelle è già tutto pieno, appena pubblicate sono arrivate duecento chiamate e anche questo incrementa le locazioni.

Sono soggiorni brevi che stanno prendendo tanto piede, anche perché non tantissimo ma un po’ di turismo c’è e c’è anche chi viaggia per lavoro. Secondo me siamo sui 100 appartamenti a Reggio che vengono affittati per periodi brevi".

Questi soggiorni brevi impediscono affitti a lungo termine, dunque può essere un problema la loro maggior convenienza che riduce l’offerta per chi cerca casa? "Anche, però bisogna dire che richiedono più manodopera, pulizie e ingressi e uscite frequenti. Chi firma contratti di affitto a lungo termine non si ricorda nemmeno di averli, sono proprio due scelte diverse e una più imprenditoriale diciamo, che richiede più tempo e voglia quindi è anche giusto che sia pagata di più". Un’altra problematica sono i troppi appartamenti vuoti in città: "Nessuno vuole un inquilino che non paga, perché crea veramente una marea di problemi e non solo non si guadagna, si devono addirittura pagare di tasca propria condomini e tasse. In questo la legge italiana purtroppo non tutela per nulla i proprietari, quindi è chiaro che molti sono un po’ renitenti ad affittare se mancano garanzie concrete. Ma se uno ha un lavoro a tempo indeterminato e una busta paga grossi problemi non ne abbiamo".

Tommaso Vezzani