Allarme zona stazione. Ancora raid nelle cantine: "Siamo esasperati. Qui c’è molta tensione"

L’appello di una residente: "Tempo un’escalation di violenza. Ci sentiamo davvero poco protetti e sta crescendo anche il razzismo".

Allarme zona stazione. Ancora raid nelle cantine: "Siamo esasperati. Qui c’è molta tensione"

Allarme zona stazione. Ancora raid nelle cantine: "Siamo esasperati. Qui c’è molta tensione"

Un’altra raffica di cantine forzate, devastate, frugate e svaligiata nella notte. Ma, sopra ogni cosa, una altro colpo ai residenti della zona stazione, che ormai ogni giorno si trovano a denunciare episodi che rendono il quotidiano sempre più complesso. Questa volta a essere stata presa di mira è via Chiesi. Un’area che già negli scorsi anni era stata teatro di vandalismi e furti da parte di sbandati.

"Sono entrati stanotte, probabilmente dal civico 16. Hanno forzato alcune porte, 4 o 5 porte. Poi hanno aperto altri varchi nel tunnel del garage. Hanno mangiato biscotti, rubato una bicicletta", racconta scorata Federica Ferretti, una residente di 51 anni. La scorribanda è avvenuta ai civici 16, 18 e 20.

"Stavolta hanno aperto varie cantine forzando le porte e rovistando. Ma al di là dell’episodio in sé sono molto preoccupata, perché già l’altra sera avevano rotto i vetri dell’auto. Gli abitanti sono stanchi, sta crescendo una rabbia molto forte. C’è un sentore di razzismo che non mi piace e che qui non c’è mai stato. Ma ora c’è molta esasperazione tra i cittadini", prosegue la residente.

"Abito qui per scelta da vent’anni, ma adesso è un luogo che non risceglierei – prosegue –. La verità è che ci sentiamo davvero poco protetti. La gente è spaventata, arrabbiata, esasperata. Anche chi di solito è accogliente il rischio è che ora agisca in modo poco accogliente".

Racconta di una zona mutata negli anni, ma che mai ha raggiunto il livello attuale di degrado. "Abbiamo visto tutto, dallo spaccio alla prostituzione cinese. Ma in qualche modo le situzioni si sono risolte. Adesso è peggio: c’è sempre immondizia in giro, tutto appare poco curato. Vediamo tante persone che tutto il giorno bivaccano. La percezione è di vero disagio. Ci sono tantissimi stranieri senza permesso di soggiorno e forse non c’è neanche tanto controllo sul come vivano e chi siano. Ci sembra che la situazione sia fuori controllo".

La signora, che lavora nell’ambito del sociale, parla col cuore in mano: "È complicato anche solo pensare di mandare in giro i nostri figli di sera... Ho un ragazzo di 13 anni ed effettivamente sta diventando pericoloso. Siamo preoccupati. Temo possa esserci un’escalation di violenza. C’è molta rabbia nel quartiere. Si stanno alzando i toni anche dei residenti". E conclude: "Quello che vorrei che gli amministratori capissero è che la stazione è la porta d’accesso alla città, qui passano i lavoratori e gli studenti per andare a scuola. Non abbandonatela".

Benedetta Salsi