
"Aperti al dialogo con tutti. Ma non a chi sta con i sovrainisti"
"Non voglio entrare in polemiche sul saper perdere o sul fair play, anche se mi sento di contestare l’affermazione che la lista Tarquini sia stata l’unica vera novità di questa elezione".
Maura Manghi, presidente Italia Viva di Reggio, prende la parola dopo l’intervista di Antonio Cenini. "È chiaro che in questa tornata elettorale i partiti liberal democratici e riformisti hanno subito una forte sconfitta, sia a livello di Europee che di amministrative. Ci sono stati errori anche gravi, come la sottovalutazione del problema assenteismo, ma errori che sarebbe ingiusto attribuire solo alla dirigenza nazionale. Credo anche che il nostro progetto (Uniti per Reggio, che univa anche +Europa, Partito Socialista), anche questo fortemente innovativo, non sia stato né compreso, né spiegato adeguatamente".
E aggiunge: "Sul fatto della ’scomparsa’ politica, possiamo tranquillamente sostenere che Italia Viva ha fatto 5 anni di politica vera e concreta senza rappresentanza in consiglio e può certamente farne altrettanti. L’importante è avere una politica e delle idee da proporre, sia per il Paese che per la città. Per la città siamo sempre stati aperti al dialogo. Non abbiamo mai diviso il mondo in ’buoni’ e ’cattivi’, abbiamo sempre privilegiato scelte pragmatiche. Crediamo anzi che la polarizzazione ideologica sia un errore gravissimo perché fa perdere di vista i problemi dei cittadini e le soluzioni. Un dialogo che partirà certamente dai nostri compagni di lista, poi coi nostri compagni di viaggio della coalizione che ha portato alla vittoria di Marco Massari quale sindaco. Ma aperto certamente anche a chi, dall’opposizione, è disposto a mettersi in gioco sui temi più importanti. Quello che non ci sentiamo certamente oggi di fare è di offrire cambiali in bianco a chi rimane organico ad una coalizione a forte trazione sovranista ed antieuropeista".