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Appello del Conapo al futuro sindaco: "Nuova caserma per i vigili del fuoco"
I vigili del fuoco del distaccamento santiariese meritano una nuova caserma più idonea alle accresciute esigenze del territorio, adeguata alle necessità degli operatori e che garantisca un servizio di soccorso tempestivo ed efficiente ai cittadini. Lo afferma Stefano Ambrosecchia, segretario provinciale del sindacato autonomo Conapo, tornando a denunciare le precarie condizioni della sede - ricavata nel capannone degli ex magazzini comunali - e lanciando un appello ai candidati a sindaco di impegnarsi a trovare una soluzione con la futura nuova amministrazione: "Va seriamente valutata la possibilità/opportunità di una nuova sede. Invitiamo la cittadinanza a sostenere la richiesta".
Gli operatori attualmente sono 29 (rispetto ad una previsione di 33 in pianta organica) e nel 2023 hanno svolto quasi 800 interventi, una mole di lavoro seconda solo a quella della Centrale di Reggio.
Ambrosecchia ricorda come da anni il sindacato abbia evidenziato agli Enti locali e al Comando provinciale "le criticità logistiche, strutturali e impiantistiche, che rischiano di compromettere la capacità e l’efficienza operativa del personale oltre che il benessere e il clima lavorativo". Nell’area oltrettutto "non ci sono spazi idonei per un eventuale presente o futuro potenziamento degli organici o del parco mezzi".
Le criticità sono varie e note. Nei mesi scorsi il Comune, proprietario dell’immobile, ha effettuato alcuni lavori agli obsoleti impianti elettrici, clima e riscaldamento.
Ma, dice il sindacato, che ancora "ci segnalano acqua calda a singhiozzo che spesso rende impossibile per tre persone contemporaneamente riuscire a farsi la doccia".
Inoltre "bagni e docce sono non areati e pochi. Dopo quasi vent’anni di utilizzo sarebbe necessaria una ristrutturazione". Gli alloggi sono pochi e stretti. Spiega il Conapo: "Negli anni successivi all’inaugurazione del 2008 (quando la maggioranza del personale partiva tutti i giorni dalla Centrale) gli spazi potevano anche essere considerati sufficienti".
Ma con l’aumentare degli operatori "sono sorte alcune problematiche rilevanti dal punto di vista della semplice coabitazione e della salubrità".
Se si arrivasse ad un auspicabile completamento della pianta organica poi "riuscirebbe difficile gestire al meglio spazi così risicati, anche solo per poter dislocare ulteriori armadietti. l numero esiguo di camerate rende quasi impossibile l’accasermamento anche solo per le 24 ore tra turno diurno e notturno, con un incremento del pendolarismo".
Rispetto alle esigenze lavorative e formative, "non c’è una adeguata aula didattica e nemmeno un castello di manovra", cioé la tipica torre che serve per gli addestramenti dei vigili del fuoco.