Apre il nuovo Emporio solidale dall’esperienza di ’Remida food’

L’assessore Aleotti: "Realizzato grazie ad aziende e associazioni".

Apre il nuovo Emporio solidale dall’esperienza di ’Remida food’

Apre il nuovo Emporio solidale dall’esperienza di ’Remida food’

’Remida food’, che da oltre 10 anni sostiene le famiglie più fragili con la predisposizione settimanale o quindicinale di pacchi alimentari, diventa Emporio Solidale. Il servizio è stato ampliato e ottimizzato, in modo che ogni persona possa scegliere direttamente ciò di cui ha necessita. Infatti si potrà fare la spesa all’interno del nuovo "negozio" attraverso dei crediti forniti dai servizi sociali del Comune. Domani, sabato 23 marzo, alle ore 9.30, si taglierà il nastro in via Fratelli Cervi 7, a Montecchio. "È un importante passaggio, finalizzato alla trasformazione di un servizio di mero assistenzialismo in un’integrazione delle famiglie in uno specifico contesto sociale", spiega Bruno Aleotti, assessore alle politiche sociali con il sindaco Fausto Torelli, di cui appoggia la ricandidatura al suo secondo mandato. Oggi ReMida affianca in nome della pura solidartietà una cinquantina di famiglie montecchiesi, vanta una trentina di volontari appartenenti a tre importanti realtà del territorio - Auser, Caritas parrocchiale e Croce Arancione -, e ha svolto un ruolo fondamentale di sostegno sia nel periodo Covid che, più recentemente, con l’arrivo delle famiglie ucraine profughe a Montecchio. L’allestimento dell’Emporio Solidale è stata realizzato grazie al contributo di alcune aziende e realtà associative locali, in particolare Csf, Italsughero Calf, Lyons e Confesercenti. ReMida continuerà a funzionare, grazie al sostegno di aziende, delle donazioni periodiche (vedi iniziative come "Dona la spesa") e del Banco solidale.

f. c.