LARA MARIA FERRARI
Cronaca

Aspettando il concerto. Migliaia di turisti in centro: "Questa città è una scoperta"

Bar, ristoranti e negozi pieni: i fan della band hanno animato l’esagono "Rcf Arena è già un punto di riferimento per i grossi live in Italia. Tornerò a luglio".

Aspettando il concerto. Migliaia di turisti in centro: "Questa città è una scoperta"

Aspettando il concerto. Migliaia di turisti in centro: "Questa città è una scoperta"

Aspettare il concerto dei propri idoli e al contempo scoprirsi parte integrante e pulsante della vita di una città. È successo ad alcune decine di migliaia di fan degli Ac/Dc, i quali accantonata in partenza l’idea di raggiungere l’arena fra i primi e in possesso di un biglietto per accedere a un’area meno densa e gettonata della Red zone, ne hanno approfittato per scoprire una nuova città.

Cittadini italiani provenienti da Roma, Brescia, Padova, Napoli, ma anche stranieri da Francia, Germania, Spagna, paesi anglosassoni, ma anche Brasile a Argentina, nati spettatori dell’evento e col trascorrere delle ore divenuti turisti, curiosi dei monumenti, dei bistrot, dell’offerta espositiva e culturale reggiana, che magari si appuntano per una prossima volta.

"Guarda, i leoni di marmo rosso ! Quella tinta l’ho vista solo a Verona", sentiamo dire una mamma al suo bambino, che vuole salire sul dorso dell’animale per una foto di rito sul sagrato di San Prospero.

Famiglie libere dall’assillo, piacevole, ma comunque un assillo del dover arrivare a tutti i costi nel front row del concerto, che possono dedicarsi a un dolce bighellonare in centro storico. I chiostri soleggiati con le mostre di fotografia europea all’interno, signori corpulenti con maglietta della band – quante ne abbiamo viste, addosso a visitatori in cammino o seduti nei dehor – che risalgono via San Filippo in cerca di un rapido ristoro commentando in un altro accento le bellezze architettoniche e gli scorci dei giardini.

"Rcf Arena ormai è un punto di riferimento per i grossi live in Italia. Tornerò a vedere i Rammstein", dice prontamente una studentessa dal viso angelicato, ma evidentemente dall’animo metal.

La giornata calda nonostante il meteo incerto ha condotto una consistente fetta di pubblico degli Ac/Dc a inondare con serenità le piazze reggiane, mescolandosi con gli stranieri di accento americano, che soggiornano qui per Reggio Children, o ai visitatori diretti a Fondazione Palazzo Magnani o a mamme e papà con i propri figlioletti fra parchi e biblioteche di città per Reggio narra.

"Una sorpresa Reggio. Bei luoghi e caratteristici", il commento di una giovane immersa nella contemplazione della Ghiara.

Luca e Noah (nella foto), arrivano dalla Svizzera, Lugano ("la data dalle nostre parti era già sold-out"). Nella piazza del patrono si fanno fotografare con le magliette d’ordinanza: "Dormiremo dormito da un’amica di Reggio e arriveremo in arena con i monopattini elettrici", dicono sicuri. "La città? Siamo arrivati da poco, ma ci piace già: lo spritz è buonissimo!", sorridono.

Giudizi volanti, en passant, che sono aria per i polmoni di un’amministrazione e di cui il futuro sindaco e la sua giunta dovrebbero fare tesoro e occuparsi, fra gli ordini del giorno in testa all’agenda del prossimo primo cittadino.