Assoluzione di Foti. Fd’I non arretra:: "Condanna politica al modello di affidi"

Il coordinatore regionale Michele Barcaiuolo replica al Pd: "Noi sempre garantisti, ma c’è stato un sistema che ha cavalcato l’ideologia delle famiglie arcobaleno".

Assoluzione di Foti. Fd’I non arretra:: "Condanna politica al modello di affidi"

Assoluzione di Foti. Fd’I non arretra:: "Condanna politica al modello di affidi"

"Leggere le dichiarazioni dei deputati Pd Malavasi e Rossi che attaccano la destra dopo l’assoluzione di Foti, fa quasi sorridere. Sono costretto a ribadire per l’ennesima volta che, rispetto all’inchiesta ‘Angeli e Demoni’, la posizione di Fratelli d’Italia è sempre stata garantista e non cambierà in seguito alla sentenza della Cassazione. Ciò che abbiamo sempre sottolineato e continuiamo a sostenere, è la ferma condanna politica di fronte a un modello di affidi che non adotta le misure necessarie a proteggere bambini e adolescenti".

A parlare è Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale Fdi, uno dei partiti che si impegnò di più all’indomani del caso degli affidi di Bibbiano nell’attaccare quello che era ritenuto un sistema vero e proprio. "Il modello Bibbiano – prosegue Barcaiuolo – sostenuto anche dalla Giunta emiliano-romagnola, cavalca l’ideologia delle famiglie arcobaleno e continua ad assecondare le richieste di un mondo incapace di fare i conti con il fatto che avere un figlio non sia un diritto ma, al massimo, un desiderio. Inoltre, crediamo fermamente che ogni minore abbia il diritto di vivere all’interno della propria famiglia di origine, e proprio per questo motivo, riteniamo che l’affidamento familiare dovrebbe essere soltanto una misura temporanea di supporto nell’ottica della prevenzione dell’abbandono, e non possa essere visto come una soluzione da applicare in maniera permanente". Non trasformare gli affidi in uno strumento politico quindi, quando ancora si sta svolgendo in primo grado il processo che vede diciassette imputati, tra cui la capa dei servizi sociali della Val d’Enza Federica Aghinolfi e la moglie dello psicoterapeuta Claudio Foti, Nadia Bolognini.

"Rispetto al caso Bibbiano - conclude Barcaiuolo - la destra ha sollevato temi fondamentali, come la competenza dei professionisti che lavorano a stretto contatto con i bambini, e soprattutto, ha chiesto con fermezza che l’ideologia resti fuori da questi contesti lavorativi. È compito della politica impedire che in futuro i bambini vengano sottratti alle proprie famiglie senza motivazioni valide, e su questo non siamo disposti ad arretrare neanche di un millimetro. Adesso ci auguriamo che il Pd smetta di esultare mentre strumentalizza una sentenza di cui tutti abbiamo preso atto, e inizi, invece, a promuovere un dialogo costruttivo sulla tutela e sulla protezione dei minori".

Intanto però ci sono veri e propri sfoghi sulle pagine social dei protagonisti della vicenda. Ieri poche parole da parte del sindaco Andrea Carletti, che su Facebook ha scritto: "Passo dopo passo. A testa alta e schiena dritta. Sempre". Tantissimi i like e i commenti a seguire, tra cui quelli del candidato sindaco per Bibbiano Stefano Marazzi, attuale segretario del Pd comunale: "Impressionante pensare a quanto tempo sia passato da quei giorni e con quanta forza, dignità e determinazione tu abbia affrontato questa estenuante quanto incomprensibile e inattesa situazione. Nonostante questa lunga e snervante attesa, le cose si fanno sempre più chiare. Pur non essendo ancora finita questa vicenda giudiziaria, viene ora da chiedersi: Chi restituirà a te e alle tante persone coinvolte questi anni di ingiusta sofferenza? Chi vi restituirà l’onore di cui siete stati privati senza motivo?".