"Baiso è un simbolo" Figliuolo e Priolo in visita Il generale promette: "Le risorse ci saranno"

Incontro a Modena con i sindaci coinvolti e i presidenti delle Province. Secondo Palazzo Allende sono calcolabili cinquanta milioni di danni.

"Baiso è un simbolo"  Figliuolo e Priolo in visita  Il generale promette:  "Le risorse ci saranno"

"Baiso è un simbolo" Figliuolo e Priolo in visita Il generale promette: "Le risorse ci saranno"

Nel suo passaggio sui territori di Modena e Reggio il generale Francesco Paolo Figliuolo, neo commissario alla ricostruzione post alluvione per Emilia Romagna, Marche e Toscana, ha toccato con mano i giganteschi problemi causati soprattutto dalle frane nell’area montana e pedemontana. La due giorni sul territorio emiliano è servita anche per nominare sub commissario il governatore Stefano Bonaccini, per stabilire le priorità e per promettere di fare "presto e bene" risolvendo in primis i problemi di bilancio per i fondi già sborsati dai comuni per quelli che in "burocratese" sono gli interventi di "somma urgenza". Figliuolo ha spiegato che queste somme "a breve" saranno rimborsate così come i lavori di messa in sicurezza in corso. "Stiamo perimetrando – ha spiegato Figliuolo – le spese di somma urgenza dei comuni e i lavori per la sicurezza già pagati per quest’anno. Faremo i dovuti controlli, ma la capienza finanziaria di cui siamo dotati assicura già queste risorse. I tempi saranno rapidi, compatibilmente col fatto che parliamo di quasi 2200 interventi di somma urgenza i cui titoli giuridici stiamo verificando il più velocemente possibile. Queste attività vanno fatte con immediatezza, è chiaro, ma vanno fatte con metodo".

Se questa è la prima fase il commissario Figliuolo davanti alle rappresentanze degli amministratori pubblici modenesi e reggiani ha parlato anche della seconda: "Per la ricostruzione privata e quella delle imprese agricole e non con la Regione stiamo pensando alla governance: occorrono schemi chiari per poter fare le perizie in fretta di chi manifesta un danno. Daremo inoltre anche le risorse tecniche umane a quei comuni che non possono fare da soli. Quando avremo questo ulteriore dato economico andremo avanti con la capienza finanziaria e nel caso chiederemo altre risorse al governo".

Il commissario ha detto che serve anche altro: "Mi ha fatto molto piacere tornare a Modena, dove ho fatto il cadetto all’Accademia militare nel 1980-82 anche perché queste visite sono importanti per fare squadra attraverso valori di solidarietà ed etica che nei vostri territori sono ben presenti. Certamente occorreranno dei piani speciali per una ricostruzione scientifica fatta ripensando il territorio e ricordando che questo evento secondo gli esperti non si è mai verificato nel corso degli ultimi cento anni. Ma ora questi eventi saranno molto più frequenti dunque occorre rivedere subito gli alvei dei fiumi a partire da monte venendo a valle".

Secondo la vicepresidente della Regione Irene Priolo e i sindaci intervenuti - Iacopo Lagazzi di Guiglia, Fabrizio Corti di Baiso dove c’è la gigantesca frana di Cà Lita sul Secchia, Giovanni Gargano di Castelfranco e Lucio Malavasi di Rio Saliceto - "la frana di Baiso è il simbolo dei danni in Emilia, dove sono coinvolti 83 comuni con 1105 frane significative. La conta dei danni per le opere pubbliche arriva a 2,5 miliardi di euro". Secondo il sindaco Luca Vecchi "siamo una terra di pragmatismo e anche come Anci Emilia Romagna siamo a disposizione". I presidenti delle due province Fabio Braglia e Giorgio Zanni hanno parlato di cifre: "Nel Modenese sono 333 gli interventi urgenti con danni pari a 52 milioni di euro e di essi 11 milioni sono per danni alle strade visto che ci sono state oltre 20 frane. Nel Reggiano 245 gli interventi urgenti per circa 50 milioni di danni di cui 16 milioni in capo ai comuni. Abbiamo atteso fin troppo tempo".