
"Per la Procura Generale, Paolo Bellini avrebbe agito in concorso con Licio Gelli e Umberto Ortolani, in qualità di mandanti e finanziatori dell’attentato; con Federico Umberto D’Amato, direttore dell’ufficio affari riservati del Ministero dell’Interno, quale mandante e organizzatore". E’ lui, ancora una volta, anche ieri, durante le commemorazioni in occasione del quarantunesimo anniversario della strage alla stazione dei treni di Bologna, ‘l’elefante nella stanza’: Paolo Bellini, il ’quinto uomo’ della strage di quel maledetto 2 agosto 1980. A menzionarlo, tra commozione e rabbia per una ferita che nonostante il tempo trascorso non si rimargina è Paolo Bolognesi, il presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime, dal palco allestito in piazza della Stazione più gremita e partecipata che mai, dopo un anno di stop a causa della pandemia. "All’individuazione di queste nuove responsabilità – ha proseguito Bolognesi – gli inquirenti sono giunti seguendo la pista del denaro, la stessa che invitava a seguire Giovanni Falcone. Fiumi di sangue in cambio di fiumi di denaro: milioni di dollari sono transitati dai conti svizzeri di Licio Gelli per finanziare i terroristi neri prima e dopo la strage del 2 agosto 80". Infine, Bolognesi conclude con un affondo anche nei confronti dei media nazionali, rei...