Bilancio comunale in ritardo, in Municipio volano gli stracci

Il candidato sindaco Ferrari (Pd): "Situazione inaudita, con me non ricapiterà". La prima cittadina Ferraroni: "Qui ci sono funzionari che fanno politica".

Bilancio comunale  in ritardo, in Municipio volano gli stracci

Bilancio comunale in ritardo, in Municipio volano gli stracci

Ancora polemiche sulla mancata approvazione del bilancio consuntivo 2023 del Comune di Poviglio entro i termini previsti, per una presunta carenza di personale che non avrebbe consentito agli uffici comunali di redigere il documento amministrativo.

Un clima interno piuttosto teso a livello politico in municipio ha poi contribuito a rendere la situazione ancora più difficile. Sull’argomento interviene nuovamente il candidato sindaco della lista “Poviglio in dialogo”, Filippo Ferrari, che accusa il sindaco Cristina Ferraroni (che punta al mandato bis con la lista Uniti per Poviglio), di "strumentalizzazione elettorale".

"Il problema delle difficoltà organizzative degli uffici comunali di Poviglio – accusa Ferrari – era già stato segnalato a giugno 2022 dai sindacati della funzione pubblica. Il rendiconto è un normale adempimento amministrativo della Giunta, non un’emergenza né una responsabilità dei dipendenti. Inoltre, al consiglio del 17 aprile la Ferraroni aveva segnalato come quella doveva essere l’ultima seduta del mandato".

"Dunque – argomenta il candidato sindaco – o la sindaca ignorava il rendiconto o ha omesso la cosa. L’episodio del rendiconto, comunque si risolva, è di una gravità inaudita: mi batterò perché una simile eventualità non si ripresenti e mi impegno fin da ora al riassetto completo della macchina comunale, trovando le corrette modalità per supportare i dipendenti, affiancandoli senza le pressioni e i continui lamenti di questi anni da parte di chi dovrebbe guidare, e non intralciare".

Pronta la replica della Ferraroni, che venne eletta proprio col sostegno del Pd, con cui poi i rapporti si sono deteriorati dopo che la sindaca criticò, prima ancora della Corte dei Conti, il bilancio che le era stato lasciato in eredità dalla giunta di Giammaria Manghi: "Si continua a gettare fumo negli occhi dei cittadini – afferma Ferraroni – difendendo la figura responsabile di questo stallo, figura peraltro già difesa anche pubblicamente dal proprio avvocato (ricordo male: ex segretario circolo Pd locale?) al quale l’Amministrazione e la sottoscritta risponderanno nelle sedi opportune. Tuttavia, spiegare perché non si è approvato un rendiconto di bilancio è un obbligo per un sindaco che amministra un ente pubblico, non tanto per difendersi a livello personale ma perché deve spiegarlo ai cittadini che rischiano di vedere il proprio Comune commissariato".

Poi la stoccata: "Funzionari che fanno politica - invece di svolgere correttamente i loro ruoli a servizio di tutte le amministrazioni che si succedono, democraticamente elette dalle cittadine e dai cittadini - è un male, e questi “disastri” con cui dobbiamo ancora fare i conti nel nostro Comune sono stati causati anche da questo atteggiamento. I politici hanno delle responsabilità ma i funzionari al vertice, i cosiddetti responsabili hanno le loro. Debbono lavorare in modo pulito e trasparente, proprio perché, come mi ha spesso ripetuto qualcuno di loro, ’le figure politiche cambiano e loro restano’".