Blitz ambientalista da MaxMara: "No alle pellicce di animali"

Animalisti protestano contro Max Mara per l'utilizzo di pellicce di animali, chiedendo l'eliminazione di questi materiali dalle collezioni. La maison è criticata per le condizioni degli animali e i metodi di uccisione utilizzati.

Blitz ambientalista da MaxMara: "No alle pellicce di animali"

Blitz ambientalista da MaxMara: "No alle pellicce di animali"

"No alle pellicce di animali. Max Mara, vergogna!". Con cartelli e megafoni alla mano, un gruppo di animalisti ha protestato ieri pomeriggio davanti al negozio della maison di moda reggiana in via Emilia San Pietro. Il flash-mob – regolarmente autorizzato – è stato organizzato dagli attivisti dell’associazione animalista Adl Italia.

Già due mesi fa, altre associazioni - Lav, Humane Society International e i membri della Fur Free Alliance – avevano sorvolato la sede della stessa Max Mara a bordo di una mongolfiera con uno striscione per convincere la famiglia Maramotti, titolare del marchio, ad "eliminare e pellicce dalle collezioni di tutti i brand di proprietà e adottare una politica fur-free come hanno fatto già molti altri marchi e stilisti. Max Mara Fashion Group è una delle ultime grandi case di moda ad impiegare la pelliccia. L’attuale gamma include articoli realizzati in volpe, cane procione e visone che trascorrono tutta la vita in gabbie di rete metallica anche nella pavimentazione, in condizioni di scaro benessere per poi essere uccisi tramite gas o elettrocuzione".