Blitz degli animalisti in mongolfiera: "MaxMara, basta produrre pellicce"

L’appello alla maison reggiana di Lav, Human e Fur Free: "Stop allo sfruttamento di volpi, visoni e procioni"

Blitz degli animalisti in mongolfiera: "MaxMara, basta produrre pellicce"

Blitz degli animalisti in mongolfiera: "MaxMara, basta produrre pellicce"

"MaxMara go Fur-Free". È il messaggio contro le pellicce delle associazioni animaliste Lav, Humane society international e dei membri della Fur Free Alliance con una mongolfiera che ha sorvolato ieri mattina la sede della casa di moda MaxMara a Reggio, in occasione della settimana della moda di Milano e alla vigilia della sfilata della maison di proprietà della famiglia Maramotti, in programma oggi, a cui seguirà domani quella di Sportmax, altro marchio del gruppo. L’appello è quello di "eliminare le pellicce dalle collezioni di tutti i brand di proprietà e adottare una politica fur-free come hanno fatto già molti altri marchi e stilisti", tra cui Dolce & Gabbana, Saint Laurent, Valentino, Gucci, Versace, Alexander McQueen e Balenciaga, oltre ai marchi storicamente contrari come Hugo Boss, Armani, Tommy Hilfiger, Stella McCartney e Vivienne Westwood, citano gli animalisti. "Se fino a ieri la famiglia Maramotti insieme al management di MaxMara Fashion Group non ha ascoltato la nostra richiesta di dialogo e confronto non hanno certo potuto non vedere il nostro messaggio ‘Max Mara Go Fur-Free!’ arrivato dal cielo con una mongolfiera. In mancanza di un riscontro dall’azienda, continueremo a coinvolgere migliaia di persone nel mondo", dichiara Simone Pavesi, responsabile area moda animal free di Lav. "I marchi del MaxMara Fashion Group (Max Mara, Marina Rinaldi, Sportmax, Marina Rinaldi, Max&co, Pennyblack) contano oltre 2.500 negozi in 105 Paesi", Max Mara è "una delle ultime grandi case di moda a impiegare la pelliccia. L’attuale gamma include articoli realizzati in volpe, cane procione e visone". "È inconcepibile che il MaxMara Fashion Group abbia ignorato gli appelli di adesione al movimento fur-free per così tanto tempo, non ritenendo necessario allinearsi alle richieste e alle sensibilità dei moderni consumatori", conclude Martina Pluda, direttrice per l’Italia di Hsi.