Caos centrodestra. Decideranno tutto i leader nazionali della coalizione

Domani il vertice regionale fra Fd’I, Lega e Fi può non bastare. Tarquini martedì annuncia la discesa in campo, con o senza loro.

Caos centrodestra. Decideranno tutto i leader nazionali della coalizione

Caos centrodestra. Decideranno tutto i leader nazionali della coalizione

La partita reggiana del centrodestra per il candidato sindaco sarà decisa a Roma. Rischia di essere grigia la fumata al summit regionale in programma domani tra i vertici della coalizione. Un mezzogiorno di fuoco a Bologna dove al tavolo delle trattative – come già anticipato dal Carlino giorni fa – i coordinatori emiliani Michele Barcaiuolo di Fratelli d’Italia, Matteo Rancan della Lega e Valentina Castaldini di Forza Italia. Nel menu ci sono le candidature nei Comuni al voto. Ma il punto su Reggio potrebbe essere bypassato e spedito ai partiti nazionali.

Tutto dipende da un intreccio di dinamiche sulle due sponde del Secchia per salvaguardare l’equilibrio dell’alleanza. Se Modena viene data praticamente per persa (col candidato Pd Mezzetti ci sarebbero poche chances), i giochi per Reggio e Sassuolo sono aperti e intricati. I partiti dunque devono spartirsi le zone nel risiko delle candidature. Il nodo nella città del tricolore è quello più complicato da sbrogliare. Paradossalmente, a livello locale tutte e tre le forze di coalizione (più o meno visto qualche mal di pancia interno specie in Fd’I) sono sostanzialmente d’accordo sull’avvocato Giovanni Tarquini, attorno al quale da luglio si è costruito un progetto civico. E proprio questo farebbe saltare il banco politico: se a Reggio fosse lui a scendere in campo, i tre partiti dovrebbero contendersi due candidature per Modena e Sassuolo. Uno resterebbe fuori.

In più c’è qualche resistenza sul legale vista l’ombra di Giuseppe Pagliani (suo collega di studio) implicato nel processo Aemilia, poi assolto da ogni accusa, la cui ‘riabilitazione politica’ non va giù a molti. In più la difesa del sindaco Pd di Bibbiano, Andrea Carletti, simbolo del processo sugli affidi; accusato sì di abuso d’ufficio, reato che il centrodestra vorrebbe abrogare, ma vicenda sulla quale Fd’I e Lega picchiarono duro. Dunque i partiti regionali sarebbero orientati a demandare la questione direttamente nelle mani della premier Giorgia Meloni. Mentre Tarquini non aspetterà e, con l’appoggio del centrodestra o no, si candiderà con una sua lista (che ha già incassato il supporto di Alleanza Civica). L’annuncio è atteso per martedì. Chi lo ama, potrà seguirlo...

Daniele Petrone