Chi ha beneficiato della prescrizione

La sentenza del processo sui presunti appalti pilotati del Comune ha riconosciuto responsabili quattro persone per turbativa d’asta. Altri imputati sono stati prosciolti per prescrizione.

Nel processo sui presunti appalti pilotati del Comune, che vedeva venti persone imputate, la sentenza emessa dai giudici Sarah Iusto, Francesca Piergallini e Matteo Gambarati ha riconosciuto responsabili quattro persone per turbativa d’asta nel bando per l’attribuzione del servizio di ripristino delle strade post incidenti: Santo Gnoni, avvocato ed ex responsabile dell’ufficio legale del Comune, per il quale erano stati chiesti 11 anni, e Roberto Montagnani, ex dirigente del settore Appalti (per entrambi un anno e mezzo, pena sospesa); Vincenzo e Lorenzo Corradini, titolari dell’omonima autofficina (1 anno, pena sospesa).

Ci sono state anche sentenze di non doversi procedere per prescrizione. Per Gnoni riguarda un’accusa di istigazione alla corruzione per il suo ruolo in passato di giudice della commissione tributaria di Reggio: secondo la Procura, a fine 2013/inizio 2014 Gnoni aveva sollecitato a un avvocato di Parma un ‘dono’ da 15mila euro per favorire il suo assistito.

Tagliola temporale anche per Gnoni, Montagnani e gli avvocati Paolo Coli, Matteo Fortelli e Roberta Ugolotti relativamente il bando 2016 che riguardava l’affidamento dei servizi legali del Comune a Fortelli e Ugolotti.

La gara riguardava la ricerca di due avvocati per un periodo di dodici mesi e un valore complessivo di 60mila euro: era stata aggiudicata a Fortelli e Ugolotti.