Chi sfiderà Daviddi? Un rebus

Le amministrative ’24 saranno un vero intrigo: tris di nomi dem, ma c’è un clamoroso piano B: Andrea Rossi

Chi sfiderà Daviddi? Un rebus

Chi sfiderà Daviddi? Un rebus

di Daniele Petrone

Quello di Casalgrande è forse uno dei Comuni più ingarbugliati, politicamente parlando, in vista delle elezioni amministrative del 2024. Il sindaco Giuseppe Daviddi si ricandiderà per cercare il bis dopo la vittoria nel 2019, contro ogni pronostico, al ballottaggio col primo cittadino uscente del Pd Alberto Vaccari.

Sabato i Dem hanno fissato un’assemblea nel circolo casalgrandese per le strategie da mettere in campo al fine di riconquistare la fascia tricolore. Non sarà facile perché Daviddi gode di grandi consensi in paese, nonostante lo ‘stile tutto suo’ e quasi inedito in provincia, con posizioni che spesso vanno controcorrente rispetto alla massa sui grandi temi (come Iren) così come in Unione (si ricorda la battaglia per avere una ‘propria’ polizia municipale); piace anche per questo. E soprattutto ha fatto dimenticare Vaccari, accusato da tanti cittadini "di essere poco presente" (e questo – lo sa lo stesso Pd – lo ha pagato poi alle urne).

Chi sfiderà Daviddi? C’è un tris di nomi. In pole c’è il capogruppo in Consiglio Comunale, il giovane Matteo Balestrazzi che punta a dare una ventata di freschezza; in seconda fila ci sono Paolo Debbi, segretario del partito, già tecnico comunale e conoscitore della macchina amministrativa. E infine il ritorno in auge di Cecilia Ruini, ex segretaria Dem (lasciò proprio dopo la dèbacle di Vaccari) che in realtà già 4 anni fa venne corteggiata dal partito per candidarsi, ma evitò per non sfociare nelle primarie col sindaco uscente, cercando di compattare e salvare le elezioni. Non fu così.

Ma attenzione anche all’outsider che sarebbe clamoroso: Andrea Rossi. Il parlamentare – che non ha mai nascosto di avere avuto le più grandi soddisfazioni politiche da sindaco del suo paese – sarebbe disposto a candidarsi, facendo un passo indietro qualora il partito avesse bisogno.

Ma non c’è solo il Pd. Il centrodestra cosa farà? Correrà per conto suo o cercherà un difficile apparentamento con Daviddi (il quale però ha sempre rifiutato qualsiasi colore politico)? Al momento – confidano i ben informati vicini a Lega, Fd’I e Fi – non ne hanno ancora parlato, concentrati sulle elezioni imminenti a Correggio, Brescello, San Polo e Castelnovo Sotto. E pensare che fino a un anno fa era addirittura in campo uno scenario apocalittico: Pd in coalizione con Daviddi contro il centrodestra se questo gareggiasse forte dell’onda ‘Meloni’. Ma le divergenze fra Dem e l’attuale Amministrazione sono troppo ampie. I Dem potrebbero inoltre contare sull’appoggio del frammentato M5s in attesa anche di capire cosa succederà a livello nazionale. Ma non dimentichiamo il terzo polo: Marco Cassinadri, presidente del Consiglio Comunale e membro di maggioranza, è il leader provinciale di Azione. Continuerà ad appoggiare "l’apartitico" Daviddi? Una ragnatela politica che ha una sola certezza al centro: sarà ballottaggio. Ma tra chi?