chiamate sempre 112 o 113"

La Polizia ha stilato un decalogo per prevenire truffe agli anziani. Consigli utili: non cedere all'emotività, diffidare richieste di denaro, informare le forze dell'ordine, non consegnare denaro o preziosi agli sconosciuti. 113 per verificare autorizzazioni dei venditori porta a porta.

La polizia ha stilato una sorta di decalogo da diffondere agli anziani, alle persone deboli, da veicolare anche attraverso circoli, centri di ritrovo e luoghi frequentati dalla terza età. "Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti", ha detto il questore Maggese. Questi i consigli utili: restare sempre lucidi cercando per quanto possibile, di non cedere all’emotività; restare lucidi cercando, per quanto possibile, di non cedere all’emotività; diffidare sempre quando si riceve una richiesta di denaro; non citare mai il nome di un congiunto nel corso della conversazione; prendere tempo dicendo di avere la necessità di consultare qualcuno e chiudere la conversazione; informare subito le forze dell’ordine chiamando i numeri di emergenza; contattare una persona di fiducia per verificare le informazioni ricevute; non consegnare mai denaro o oggetti preziosi agli sconosciuti; non fornire agli sconosciuti informazioni in merito alle proprie disponibilità soldi e preziosi custoditi in casa.

Inoltre la questura ci tiene a dire che in caso di venditori ‘porta a porta’ si può telefonare al 113 per chiedere se effettivamente hanno l’autorizzazione (obbligo di legge) per farlo. Questo per scongiurare le truffe di falsi funzionari Inps, Enel, Inpdap, Iren eccetera. Ma gli escamotage sono tanti, dai finti avvocati o forze dell’ordine fino all’ultima che si sta diffondendo in altre città come il falso pescivendolo che si presenta a casa proponendo pesce fresco a pochi euro tentando di farsi anticipare il denaro e promettendo di andare a prendere la merce sul furgone parcheggiato lontano, non tornando più e scappando col bottino.