Cinque stelle cadenti. Il MoVimento si allea col Pd. Soragni lascia il direttivo: "Non condivido la scelta"

L’addio della consigliera comunale, dopo dieci anni di battaglie contro i dem "Sono una persona coerente, ho firmato esposti contro l’Amministrazione. Io e tanti altri volevamo ragionare su Cavallaro, ma non siamo stati ascoltati".

Cinque stelle cadenti. Il MoVimento si allea col Pd. Soragni lascia il direttivo: "Non condivido la scelta"

Cinque stelle cadenti. Il MoVimento si allea col Pd. Soragni lascia il direttivo: "Non condivido la scelta"

Mentre il nuovo corso del M5s si allea col Pd in vista delle elezioni amministrative a Reggio, gran parte degli storici grillini della prima ora danno l’addio sbattendo la porta. Orizzonti diversi ed entusiasmi che si spengono. Il preannunciato terremoto pentastellato è servito. Paola Soragni annuncia l’addio al gruppo territoriale (una sorta di direttivo locale), anche – almeno per ora – resta nel MoVimento e in Sala del Tricolore. "Lascio con molta amarezza. Motivo? L’annunciato buon esito della trattativa per l’ingresso in coalizione col Pd", dice in una nota diffusa ieri mattina dalla Soragni. "Una scelta dolorosa che ci dispiace", replica Elena Mazzoni, interpellata dal Carlino che poi puntualizza: "Non è stata presa alcuna decisione ufficiale sull’alleanza col Pd. Abbiamo fatto diversi incontri e ne faremo altri col segretario dem Massimo Gazza e col candidato sindaco Marco Massari. Posso dire però che finora c’è convergenza sui punti programmatici e su una visione generale".

Ma la Soragni in realtà fa capire che la decisione è ormai presa e traccia l’inevitabile rottura. "Stamattina ci è arrivata una comunicazione scritta dal MoVimento – svela al nostro giornale – nella quale si annuncia il buon fine del progetto di coalizione dopo l’incontro di sabato col Pd. Ho resistito fino adesso, ho partecipato ai summit e non mi ci sono mai ritrovata. Non condivido la scelta del coordinamento provinciale e regionale". Da qui l’addio. "Una decisione di coerenza", la definisce la consigliera comunale da ormai dieci anni. E rivendica le sue battaglie contro l’Amministrazione: "I principi di legalità e trasparenza, di rispetto dell’ambiente, della dignità del lavoro, della cura della città sono tutti i temi cari alla sottoscritta, ma che non hanno trovato risposte nella maggioranza, che al centro storico preferisce i centri commerciali, che al cittadino e alla qualità della vita preferisce le antenne, che alla salute dei cittadini preferisce il Forsu senza centralina fissa per controllo della qualità dell’aria, che all’ospedale preferisce far pagare il biglietto per la sosta mentre il giudice di Reggio dice che ciò è illegittimo in caso di necessità. Ho firmato esposti per certe condotte dell’Amministrazione, dalla questione dell’appalto del parcheggio Mediopadana fino alle nomine dei dirigenti. Ecco perché col Pd non ci sto...".

L’unico nome che poteva portarla a restare al tavolo "era Emanuele Cavallaro" come candidato sindaco della coalizione giallorossa. La Soragni stanga invece Marco Massari: "Il Pd dice di voler cambiare registro e nomina come candidato Massari, ritenuto ‘un civico’, credendo così di dimostrare di voler dare discontinuità. Un dottor Massari tanto bravo come medico che spiacerebbe perderlo al Santa Maria, ma che ha affermato avere come suo esempio di democrazia un Navalyn, nazista, (mica Berliguer...). Forse più che cambio di passo, il Pd reggiano ha perso la bussola dei valori di sinistra...".

Rumors la vedono presto in Coalizione Civica assieme all’altro ex grillino Fabrizio Aguzzoli. Lei non lo esclude: "Mi riservo di fare delle riflessioni...".

Daniele Petrone