Coltello alla gola e botte alla ex

"Tu da qui non esci viva", violenta aggressione alla donna: un passante sente le urla e chiama i carabinieri

Coltello alla gola e botte alla ex

Coltello alla gola e botte alla ex

"Tu da qui non esci viva". E’ stato solo una delle minacce che la donna avrebbe dovuto subire, in quello che è stato un vero e proprio sabato mattina da incubo, tre giorni fa. Autore di tutto questo, secondo la ricostruzione degli inquirenti, un nordafricano di 32 anni, irregolare sul territorio Italiano e senza fissa dimora, arrestato in flagranza e ora detenuto in carcere per le ipotesi di reato di atti persecutori, lesioni personali aggravate, detenzione e porto abusivo di armi.

La ragione? Non si sarebbe rassegnato alla chiusura della relazione che aveva avuto con la vittima per un breve tempo. Già da un anno, secondo quanto appurato dai carabinieri nelle prime fasi delle indagini che proseguiranno anche nelle prossime settimane, avrebbe assunto condotte persecutorie verso la vittima, condotte che hanno trovato il culmine proprio il 27 mattina.

L’uomo, dopo un apparente abboccamento nella sera di venerdì, avvenuto, secondo quanto raccontato dai carabinieri della stazione di Bibbiano durante la direttissima di ieri mattina, in un bar nei pressi della stazione storica di Reggio, avrebbe aspettato la donna vicino all’ascensore di casa a Bibbiano. L’avrebbe colta di sorpresa alle spalle, puntandole un coltello alla gola, obbligandola a salire in appartamento, "senza fiatare".

La donna ha optato per eseguire tutto ciò per il timore di subire conseguenze ben peggiori. Una volta all’interno dell’appartamento, secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma bibbianesi, l’ulteriore escalation. Elettrodomestici scaraventati a terra, calci ai mobili, e di fronte al tentativo di fuga, la donna sarebbe stata afferrata e minacciata, oltre a schiaffi e pugni al volto. Non solo: di fronte al tentativo di chiedere aiuto, le minacce e le botte si sarebbero fatte ancora più pesanti. Fino all’intervento dei carabinieri, allertati da un passante, allarmato dalle urla della donna.

Una volta entrati nell’appartamento, i militari, come emerso dalla deposizione avvenuta durante la direttissima, si sono, innanzitutto, accertati delle condizioni della donna, per poi identificare e bloccare l’uomo il quale, come in preda ad un raptus autolesionistico, si è buttato a terra colpendo con la testa il pavimento tanto da arrivare a procurarsi la frattura del setto nasale, costringendo i carabinieri a chiamare un’ambulanza anche per lui, che è stato portato prima al pronto soccorso di Montecchio e poi al Santa Maria Nuova.

La donna, a sua volta, dopo aver raccontato tutto ai militari, è stata accompagnata in ospedale per le cure del caso, venendo giudicata guaribile in 15 giorni. Non solo, i militari hanno provveduto al sequestro del coltello, rinvenuto sul divano dell’appartamento, nascosto sotto una felpa.

Il 32enne, dopo essere stato arrestato, è comparso ieri mattina per la direttissima davanti al giudice Matteo Gambarati. Difeso dall’avvocato Manuela Scognamiglio del foro di Reggio, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il pubblico ministero ha chiesto, unitamente alla convalida dell’arresto, l’applicazione della misura cautelare del carcere. L’avvocato Scognamiglio si è rimessa a giustizia in merito alla convalida, chiedendo una misura cautelare meno afflittiva, oltre a un termine a difesa. Il giudice Gambarati, dopo la Camera di Consiglio, ha convalidato l’arresto applicando la custodia in carcere e fissando la prosecuzione del processo per l’11 luglio.

Nicola Bonafini