"Con due date l’Arena non è sostenibile: serve crescere"

Dopo il concerto degli Ac/Dc, l'amministratore della Rcf Arena vuole ampliare il cartellone eventi. Due grandi concerti l'anno non sono sufficienti economicamente, si punta a più date e a valorizzare il boulevard.

"Con due date l’Arena non è sostenibile: serve crescere"

"Con due date l’Arena non è sostenibile: serve crescere"

"Siamo entusiasti e super orgogliosi dell’organizzazione del concerto degli Ac/Dc alla Rcf Arena. Ma ora bisogna fare di più per il cartellone degli eventi".

È questo il bilancio di Mauro Macchiaverna, amministratore di C.Volo – il gruppo di sette imprese che ha investito e gestisce a livello strategico e operativo la Rcf Arena – all’indomani dello storico live della band australiana.

Macchiaverna, è soddisfatto?

"Di più. Si tratta del secondo evento internazionale dopo quello del 2023 con Harry Styles. Questa volta abbiamo avuto a Reggio la leggenda del rock. E siamo molto contenti anche dell’impatto che questo concerto ha avuto sul turismo: sono arrivate persone internazionali che non conoscevano Reggio e che l’hanno apprezzata. Siamo orgogliosi di tutta l’organizzazione, bisogna ringraziare".

Ora i prossimi appuntamenti sono Elrow Town (nel boulevard l’8 giugno) e il grande concerto dei Rammstein (il 21 luglio). Forse due/tre date in un’intera estate sono poche per una struttura così. Vi aspettavate di più?

"Possiamo ancora migliorare, crescere. Soprattutto sul numero di concerti, dobbiamo arricchire il nostro palinsesto. Con le produzioni stiamo cercando di portare nuovi eventi, dando questo servizio: un’arena così non c’è in Italia. Si tratta di un lavoro lungo, impegnativo.Ma sono certo che arriveremo al risultato".

Con due maxi live l’anno l’Arena è sostenibile economicamente?

"No. Abbiamo fatto un investimento importante negli anni precedenti al Covid e con due grandi eventi non riusciamo a recuperare i costi. Dobbiamo aumentare le date. Ma siamo fiduciosi".

Oltre ai grandi concerti internazionali l’obiettivo potrebbe essere puntare sul boulevard?

"Il ’boulevard’ è una risorsa importantissima da sfruttare. E anche l’arena è modulabile per spettacoli da 30/40mila persone a sedere, come avvenuto per Zucchero. Ora bisogna che le produzioni ci aiutino.Dopo questi due eventi importanti, senza incidenti, con la gente che si è divertita abbiamo acquisito credibilità. Questa pubblicità ci farà bene".

Quale sarebbe un cartellone ideale?

"Bisogna trovare un equilibrio con la città: direi che con tre maxi eventi e 2/3 piccoli nel boulevard saremmo più che soddisfatti".

Benedetta Salsi