"Cosa significa davvero ’esserci sempre’?"

Dopo una giornata di riflessione e condivisione, l'autore si interroga sull'importanza di essere al servizio degli altri senza secondi fini, scoprendo la dinamicità dell'essere e la necessità di lavorare costantemente su se stessi.

"Cosa significa davvero ’esserci sempre’?"

"Cosa significa davvero ’esserci sempre’?"

L’altro sabato, nell’ennesimo tentativo di non far scorrere questa vita invano, dopo settimane di lavoro intenso ho dedicato l’intera giornata completamente a me stesso, cercando, nella condivisone con altre persone, di acquisire consapevolezza sui miei schemi comportamentali. Non ho idea quanto possa essere stata proficua quest’ulteriore tappa esistenziale che, in ogni caso, mi ha fatto scoprire qualcosa in più su di me. Non so quante risposte sono riuscito a trovare, sicuramente ho avuto un interessante incontro con alcune domande. E’ stata la psicologa che ha relazionato per prima, a sciorinarle in premessa alla sua discussione: "Quanto siamo effettivamente capaci di essere al servizio per gli altri? Ci troviamo autenticamente in questa condizione o dietro al nostro adoperarci v’è un desiderio recondito di soddisfare il nostro ego? Si tratta cioè di altruismo ovvero è l’interesse che muove le nostre azioni?". In quei momenti il pensiero è andato a quell’“esserci sempre”, motto da alcuni anni della mia amata Polizia. Ho iniziato a riflettere sul concetto di “essere” come una situazione assolutamente dinamica. Essere come energia, caratterizzata da quel suo moto continuo di cambiamento da incanalare nella giusta direzione. Essere come presenza mentale, nella vita di tutti i giorni, ove troppo spesso le nostre azioni tradiscono quel che realmente siamo. Essere come lavoro costante su noi stessi, inseguendo quella libertà di scelta, che acquisisce consapevolezza quanto più riusciamo a meditare nel meraviglioso tempio della nostra solitudine. “Essere al servizio”, allora, come condizione intrinseca di chi offre la propria disponibilità agli altri, senza il desiderio recondito di ricevere alcun ritorno. “Esserci sempre”, dunque, non solo come semplice motto da ripetere una volta l’anno durante la festa della Polizia ma come dono della mia amministrazione, come occasione offerta dalla vita di poter concretizzare di ideale la nostra esperienza quotidiana, poichè inevitabilmente diventiamo ciò di cui ci interessiamo.

Salvatore Blasco