Crolla l’affluenza in provincia . Alte percentuali in Appennino. Maglia nera per Brescello

Dai primi dati degli scrutini: esplode in provincia Fratelli d’Italia rispetto al 2019 Cresce anche il Pd e tiene Forza Italia. Deludenti Lega e Movimento 5 Stelle.

Crolla l’affluenza in provincia . Alte percentuali in Appennino. Maglia nera per Brescello

Crolla l’affluenza in provincia . Alte percentuali in Appennino. Maglia nera per Brescello

Crolla l’affluenza nella nostra provincia di oltre otto punti (-8,35% per la precisione) alle elezioni europee, seppur in un contesto di affezione elettorale molto più alto rispetto alla media nazionale. La percentuale della provincia di Reggio alle 23 di ieri si è attestata al 60,96%, contro il 69,31 del 2019 e il 72,97 del 2014. La chiamata alle urne dello scorso weekend elettorale è partita timidamente su tutta la provincia, con un dato che si è fermato complessivamente al 18,87% sabato sera, per poi arrivare al 32,72% alle 12 di ieri, 51,83 alle 19, per arrivare al definitivo 60,96 alla chiusura dei seggi alle 23 di ieri.

Un dato è certo: l’affluenza, ancora una volta, è stata trainata dal voto delle amministrative. Nei Comuni in cui non si doveva eleggere il nuovo sindaco, infatti, le percentuali dei reggiani alle urne (seppur tra le più alte dello stivale) sono rimaste anche sotto il 50%.

Tra i dati più significativi per presenza ai seggi quelli dei municipi dell’Appennino e della pedecollina, che si confermano gli elettori più affezionati della provincia e che hanno registrato i dati più alti nella corsa alle urne (così come era avvenuto nel 2019 e nel 2014).

Il Comune in cui si è toccata l’affluenza più alta è Toano con il 70,92%, seguito a ruota da Carpineti (70,85) e Albinea (70,56). Più deludente invece il dato nella Bassa. Maglia nera della provincia, ancora una volta, a Brescello (che non doveva scegliere il primo cittadino). Nel 2019 il paese di Peppone e don Camillo si fermò al 53,57% per le Europee. Mentre oggi crolla di quasi ulteriori undici punti e si ferma al 42,95%. Molto bassi anche i dati di Canossa (49,04), Luzzara (49,23), Castelnovo Sotto (49,60), che restano sotto la soglia del 50% di affluenza. Tutti paesi in cui, però, i cittadini erano chiamati ad apporre una croce soltanto per Bruxelles.

Per fare un raffronto. Nel Comune capoluogo nel 2014 votò alle Europee il 71,78% degli elettori, nel 2019 il 68,88%. Mentre quest’anno l’affluenza si è fermata al 62,07%.

Alle elezioni europee del 26 maggio 2019 (in quell’occasione si votava in una sola giornata) si presentarono alle urne in tutta la provincia 276.956reggiani su 399.582 elettori (pari al 69,31 %).

In quella tornata i picchi di presenza ai seggi si erano sempre toccati in collina e in Appennino. Primo su tutti Vezzano, con il 78,37%, seguito da Carpineti con il 76,94%, Albinea con 75,92% e Castelnovo Monti con il suo 74,43%.

Nel 2014, invece, l’affluenza provinciale alle elezioni europee fu del 72,97%, con il picco ancora una volta nei paesi dell’Appennino: Vetto (82,07%), Carpineti (81,19) e Ligonchio (81,02) sul podio. Maglia nera, quella volta, a Canossa, con un misero 61,41. Reggio invece raggiunse i 71,86% dei votanti.

Il voto. Dai primi dati degli scrutini all’1 di ieri (quando era stato scrutinato un quarto delle sezioni della provincia) appariva un quadro di sostanziale crescita del Pd e di Fratelli d’Italia rispetto alle scorse politiche (un vero boom per il partito della Meloni, se confrontato con il dato delle Europee del 2019). Dai primi dati provenienti dai seggi appariva deludente la performace della Lega e del Movimento 5 Stelle.

Il Partito Democratico nella provincia di Reggio, alle Europee del 2019 arrivò al 34,78%, la Lega 29,88%, poi il Movimento 5 Stelle con il 14,33%, Forza Italia con il 5,18%. Fratelli d’Italia cinque anni fa incassò appena il 3,9% nella nostra provincia, seguita da +Europa-Italia in Comune-Pde Italia con il 3,44, Europa Verde con il 2,88, La Sinistra (2,24) e Partito Comunista (1,36). Gli altri simboli si fermarono allo zero virgola.