Cura dell’ambiente: "La peste suina più vicina di quanto crediamo. Serve un cambio di rotta"

L’incontro a Boretto nell’ambito del festival ‘Noicontrolemafie’ con Chiara Stella, comandante dei carabinieri forestali, e Pinuccia Montanari "Basta ai piani regolatori orientati al cemento e no agli inceneritori".

Cura dell’ambiente: "La peste suina più vicina di quanto crediamo. Serve un cambio di rotta"

Cura dell’ambiente: "La peste suina più vicina di quanto crediamo. Serve un cambio di rotta"

"La specificità della nostra azione per l’ambiente è la cura". Hanno storie molto diverse, ma su un punto si trovano d’accordo: sono Chiara Stella, giovane comandante dei carabinieri forestali di Gualtieri e Pinuccia Montanari, ambientalista e giurista che è stata assessore in tre città (Reggio, Genova e Roma) e ora è coordinatrice del comitato scientifico dell’Ecoistituto di Reggio e Genova.

Entrambe hanno raccontato le loro esperienze professionali e idee nell’incontro ‘Sguardi di genere sull’ambiente’, che si è tenuto martedì sera nella biblioteca comunale di Boretto, nell’ambito del festival ‘Noicontrolemafie’. Dopo i saluti del sindaco Matteo Benassi e di Rosa Frammartino (responsabile settore educativo del festival e anche vicepresidente dell’Ecoistituto), le due ospiti sono state intervistate da Alessandra Codeluppi del Carlino Reggio, in un dialogo ricco di spunti durato due ore.

La comandante Stella guida i forestali di Gualtieri da quasi tre anni, nucleo formato da quattro persone (due uomini, due donne) e che presidia tredici comuni; ha tracciato un excursus storico sull’ingresso delle donne nelle forze militari. Prima un’esperienza a Verona, dove la sua ex comandante, pure lei donna, "mi ha insegnato molto sulla tutela degli animali".

Poi ha passato in rassegna, proiettando foto, anche interventi fatti nel distretto in soccorso agli animali. Per la zona, ha segnalato l’azione di antibracconaggio ittico nel Po: "La pesca illegale avviene soprattutto nel delta, ma anche qui con l’uso di elettrostorditori e reti irregolari: un fenomeno che contribuisce al degrado ambientale minacciando la biodiversità dell’ecosistema". Si sofferma sulle difficoltà del suo lavoro di donna in divisa: "Io e la mia collega ci troviamo talvolta di fronte a pregiudizi quando controlliamo, sanzioniamo e denunciamo. Ma cerchiamo di farci valere, consce che dobbiamo lavorare il doppio per essere considerate brave come gli uomini".

Montanari, forte del suo attivismo verde ormai trentennale, vicina ad Alexander Langer e al magistrato Amedeo Postiglione, richiama l’importanza di essere consapevoli delle gravi conseguenze dei cambiamenti climatici e di adeguare le scelte: "È necessario capovolgere la vecchia logica che mette al centro l’economia: è l’economia a dirci che se non metteremo al centro il diritto umano all’ambiente non avremo futuro. Le donne sono state tra le prime ad avere a cuore il pianeta perché la loro visione mette al centro la vita".

Tantissimi gli ambiti di intervento da lei passati in rassegna, e una critica: "Langer parlava di conversione ecologica dell’economia, della cultura e degli stili di vita, ma nella politica non c’è ancora capacità di dare risposte serie". Dice "basta ai piani regolatori orientati al cemento", "no agli inceneritori e via al recupero dei materiali dai rifiuti", invita i Comuni "a spingere verso le comunità energetiche rinnovabili" e le multiutiliy "a fare piani industriali che prevedano impianti di economia circolare".

Una cittadina 31enne, madre di un bambino di due anni, alza la mano in platea e condivide le sue perplessità sugli allevamenti intensivi nonché le sue paure come genitore per il futuro del figlio: "Quando acquista la gente non pensa, sui temi ambientali la politica è assente. Respireremo i soldi?". La comandante Stella sembra concordare: "In regione il pascolo non è permesso: è un paradosso, perché noi controlliamo il benessere negli allevamenti, ma se l’animale non pascola mai?". E avvisa: "Ora c’è il problema peste suina, più vicina di quanto crediamo, l’ultimo caso a Monchio delle Corti (Parma): siamo stati a un convegno per capire come arginarlo, avrà conseguenze quasi catastrofiche sulla filiera e su cosa mangiamo. Bisognerebbe consumare meno carne e pensare di più quando compriamo". Lancia anche una proposta: "Nei siti ambientali di interesse comunitario di Guastalla e Gualtieri, corridoi per il passaggio degli animali, andrebbe vietato il passaggio delle auto". Per la città in vista delle elezioni, Montanari suggerisce: "Il piano del verde sia prioritario rispetto allo sviluppo urbanistico".