Da Guastalla a Milano: il successo di Borghi

Paolo Borghi e Sara Ricciardi creano un'installazione sonora immersiva a Palazzo Litta, Milano, unendo rami di salice e idrofoni per una melodia ancestrale. L'opera promuove la calma e la cura reciproca, con scala musicale di Do maggiore per trasmettere luminosità e gioia. Inclusiva e solidale, l'installazione sarà donata a un centro di musicoterapia.

Da Guastalla a Milano: il successo di Borghi

Da Guastalla a Milano: il successo di Borghi

Un allestimento artistico di successo vede protagonista Paolo Borghi, musicoterapista e musicista di Guastalla, noto suonatore di hang, impegnato con la designer Sara Ricciardi in una installazione immersiva nel suggestivo scenario di palazzo Litta, in corso Magenta a Milano. I due autori hanno unito simbolicamente i rami di salice con idrofoni che producono vibrazioni sonore tramite piccole campane metalliche, che nel vento o al passaggio delle persone restituiscono una melodia di note dal richiamo ancestrale. Un paesaggio benefico da suonare insieme per cullarsi, per stare nel respiro e nella meditazione. Borghi, in questo allestimento, ha intonato tutto l’equilibrio sonoro dei ’bar chimes’ dei rami. Il metallo contiene in sé il suono dell’universo e l’energia della vibrazione per ricondurre su percorsi di cura reciproca e calma relazionale. Borghi e Ricciardi iniziano a collaborare nel 2013 in occasione di una performance "Volontario per un giorno" svoltasi presso la Galleria Vittorio Emanuele II, al lato del Duomo. Riguardo ad alcuni aspetti tecnici legati alle scelte sonore, Borghi spiega come "la scala utilizzata è quella di Do maggiore, trasmettendo un senso di luminosità e gioia, facilmente suonabile con strumentari legati alla musicoterapia e la voce". L’installazione è stata resa inclusiva anche a persone con handicap. E non manca l’aspetto benefico e solidale: a fine mostra, l’installazione è destinata a un centro di musicoterapia.

a.le.