Dai braccianti ad oggi. La festa di Santa Vittoria

Si rinnova la tradizione del Primo maggio nata a fine ’800 nella frazione. Fu il violinista Enea Bagnoli a girare per il paese suonando e mangiando.

Dai braccianti ad oggi. La festa di Santa Vittoria

Dai braccianti ad oggi. La festa di Santa Vittoria

Primo maggio, festa dei lavoratori e delle tradizioni. Non sono mancati cortei promossi da enti pubblici e sindacati, tra pranzi e garofani rossi. Ma ci sono comunità che il Primo maggio lo celebrano in modo speciale, senza bandiere e senza slogan, ma semplicemente con tappe gastronomiche accompagnate dalla musica della banda.

E anche quest’anno si è rinnovato il Primo Maggio a Santa Vittoria di Gualtieri, evento che ha una storia che affonda le radici in un antico passato, come occasione di aggregazione per i cittadini, non solo del paese.

In centinaia hanno partecipato al corteo nella frazione, tra musica e cibarie offerte dai residenti nei vari quartieri, che allestiscono banchetti gratuiti sulla strada per i passanti. Numerose le soste fra canzoni tipiche e abbondanti rinfreschi, che in qualche caso non si limitano a forte fatte in casa, ma addirittura a piatti di riso con salsiccia, Parmigiano Reggiano, panini e ciccioli, tra bibite e buon vino.

Una festa che risale a fine Ottocento, quando in paese nasceva il movimento cooperativo (la cooperativa braccianti di Santa Vittoria è una delle più antiche d’Italia). Poi lo stop forzato nel periodo fascista, per tornare dopo la guerra, quando Enea Bagnoli, della storica famiglia di orchestrali, girò in paese suonando l’Internazionale col suo violino.

Nella versione più "moderna" di questa manifestazione, la banda di Santa Vittoria intona brani tradizionali, l’inno di Mameli e altro ancora. A ogni banchetto, come tradizione, i musicisti sono i primi a degustare quanto offre il rinfresco, poi tocca a tutti gli altri. E non mancano le specialità in base ai luoghi tipici del paese: il formaggio in via Fangaglia, gnocco fritto e salumi al Bettolino, panini, ciccioli e salumi vari in via Sambottina… Si comincia di prima mattina, con grande allegria, per arrivare a pomeriggio inoltrato. Tutti sazi, soddisfatti e contenti, magari pronti al "pisolino" nel giorno di festa dedicato ai lavoratori.

Antonio Lecci