Disabili, ladri in palestra. Rubati cyclette e materiali

Il raid nel weekend, la rabbia della presidente dell’associazione Fa.Ce: "Gesto ignobile. Attrezzatura usata da chi ha gravi problemi di deambulazione".

Disabili, ladri in palestra. Rubati cyclette e materiali

Disabili, ladri in palestra. Rubati cyclette e materiali

Rubata in palestra la cyclette di un giovane disabile, verrà inoltrata la denuncia di furto ai carabinieri, ma resta l’amarezza di un gesto incomprensibile e disumano. L’inqualificabile episodio è accaduto alla palestra dell’istituto comprensivo di Felina tra sabato e domenica scorsi. Ad accorgersi del furto è stato il personale della scuola che, lunedì mattina al rientro, ha notato la porta laterale della palestra aperta a seguito forzatura con scasso. Come ha spiegato Alma Zanni, la presidente dell’associazione di volontariato Fa.Ce (Famiglie cerebrolesi), all’interno della palestra c’è un locale-magazzino concesso dalla scuola alla loro associazione in quanto i ragazzi si recano due volta la settimana (lunedì-mercoledì) nella palestra di Felina per fare le loro esercitazioni. Pare che i malviventi siano entrati in palestra previa forzatura della porta laterale, però resta inspiegabile come siano entrati nel magazzino della Fa-Ce dal momento che la porta restava chiusa a chiave. Il furto più grave e deplorevole è quello della cyclette, una bicicletta elettrica indispensabile per un giovane disabile.

Inoltre hanno rubato una cassa-musica portata da un insegnante, hanno aperto gli armadietti di pronto soccorso, sia della Fa.Ce che della palestra e hanno potato via tutto il materiale sanitario, si sono presi anche tutti i palloni e persino la candeggina. Oltre ai danni causati per entrare nel locale palestra, c’è anche la refurtiva da calcolare che, a parte la cyclette che è costata circa 300 euro, il resto è merce di poco valore.

"Delusione, ma soprattutto tanta rabbia per il furto avvenuto nella palestra di Felina frequentata da una decina di ragazzi dell’associazione Fa.Ce – afferma la presidente provinciale Alma Zanni –. Non mi spiego un tale gesto. Che senso ha prendere quella cyclette sapendo che è usata da chi ha difficoltà a muoversi per gravi problemi di deambulazione? L’abbiamo comperata noi con i soldi che ci danno i cittadini ai nostri mercatini di beneficenza. Un gesto che dovrebbe scuotere la coscienza degli autori".

Settimo Baisi