Downhill a Monte Duro. Europa Verde dice basta

La capogruppo regionale Silvia Zamboni presenta un’interrogazione "Quella zona, così come la Val Tassaro e la Gatta-Pianello, è sottoposta a tutela".

Downhill a Monte Duro. Europa Verde dice basta

Downhill a Monte Duro. Europa Verde dice basta

La pratica sportiva del downhill sul Monte Duro finisce in Regione nel mirino di Europa Verde. La capogruppo Silvia Zamboni ha presentato alla giunta un’interrogazione su siti e zone di protezione speciale (Sic/Zsc). Due gli obiettivi evidenziati nel documento: "Uno – scrive Zamboni – sollecitare la Giunta a completare il percorso per l’ampliamento delle zone di interesse comunitario, accelerare questo percorso per metterci in linea con gli altri paesi europei; l’altro riguarda un modo abbastanza incongruo di gestire un’area tutelata perché se autorizzi l’esercizio di sport estremo come a Monte Duro di Vezzano, escludi i frequentatori a piedi". Zamboni ricorda che nel 2015 l’Unione Europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia a causa dei ritardi nella designazione delle Sic/zsc (siti importanza comunitaria e Zone a protezione speciale) e della non corretta definizione degli obiettivi e delle misure di conservazione per le aree Zsc; a partire dal 2022 la stessa Regione Emilia-Romagna ha avviato le procedure per verificare la possibilità di ampliare e/o istituire nuovi siti della Rete ecologica Natura 2000 ed ha parallelamente affidato a un raggruppamento temporaneo di imprese l’incarico di ridefinire gli obiettivi e l’aggiornamento delle misure di conservazione e dei piani di gestione dei siti Natura 2000 regionali. Peccato, ricorda Zamboni, che "ad oggi non è stato completato nessuno dei due procedimenti avviati per superare la procedura europea".

Ma veniamo a Monte Duro. "Ad Europa Verde sono giunte segnalazioni di una gestione di alcune di tali aree non compatibili con le finalità di tutela previste da tale status" e in particolare "la pratica sportiva del downhill che, come è noto, consiste nel lanciarsi a tutta velocità in mountain bike giù per il versante della montagna a Monte Duro, una Zona Speciale di Conservazione inserita nel Parco dell’Emilia Centrale che riveste un grande interesse naturalistico e paesistico".

Osserva la capogruppo regionale di Eurppa Verde: "Nonostante rientri nella Rete Natura 2000, da circa cinque anni Monte Duro è diventato luogo di pratica del downhill, indicato su profili Facebook come "free ride paradise", con servizi navetta, un pubblico anche internazionale ed un giro di affari molto redditizio. In altri siti importanti come la Val Tassaro è presente la più settentrionale stazione regionale della Salamandrina di Savi, importante anfibio endemico italiano".

E poi la Gatta-Pianello, "la pista dove nel gennaio 2024 sono stati eseguiti dei lavori di consolidamento e riapertura della pista solo in parte asfaltata che corre parallela al Secchia nella l’area SIC/ZPS dei Gessi Triassici (ZSC IT4030009). Come emerge dalla segnalazione di un cittadino, sono intervenute le ruspe che hanno spianato il greto del fiume e sradicato gli alberi a margine. L’area dei Gessi Triassici si trova poco sotto la Pietra di Bismantova – ricorda Zamboni –, rientra nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, geosito e area carsica di importanza mondiale e unicum di biodiversità di eccezionale interesse".

Settimo Baisi