CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Due Agosto, Bellini vuole parlare: "Chiarirò il collegamento tra la strage e le bombe del ’93"

Per l’ex Primula nera, che in udienza rilascerà dichiarazioni spontanee, ci sarebbero testimoni comuni. Intanto, la Procura generale ha chiesto condanne a sei e quattro anni per Segatel e Catracchia.

Paolo Bellini farà delle nuove dichiarazioni spontanee. L’ex Avanguardia Nazionale (in videocollegamento dal carcere di Spoleto) lo ha annunciato ieri durante l’udienza del processo d’Appello che lo vede imputato per concorso nella strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, giorno in cui morirono 85 persone e altre 200 rimasero ferite. Le dichiarazioni di Bellini, che con ogni probabilità verranno rilasciate nell’udienza del 5 giugno, sarebbero legate agli ultimi sviluppi delle indagini sulle stragi del 1993, nell’ambito dei quali è finito sotto inchiesta il generale Mario Mori. Il collegamento con il processo in corso sulla strage del 2 Agosto risiederebbe, secondo l’ex Pimula nera reggiana, in alcuni testimoni comuni a entrambe le vicende. Il presidente della Corte d’Assise d’Appello, Alberto Pederiali, ha raccomandato a Bellini (per il quale nella scorsa udienza il pg aveva chiesto la conferma della condanna all’ergastolo) di fare dichiarazioni attinenti all’oggetto del procedimento, vale a dire l’attentato alla stazione, ricevendo sul punto rassicurazioni da parte dell’imputato.

Nell’udienza di ieri, inoltre, il sostituto procuratore generale Nicola Proto ha chiesto alla Corte la conferma delle sentenze di primo grado a sei anni per l’ex capitano dei carabinieri, Piergiorgio Segatel, e a quattro anni per Domenico Catracchia. Il primo è accusato di depistaggio, mentre il secondo, ex amministratore di condomini in via Gradoli a Roma, di false informazioni al pm. Dopo le richieste della Procura generale, è stata la volta dei legali di parte civile. A parlare sono stati Andrea Cecchieri, dell’Avvocatura dello Stato, e Andrea Speranzoni che rappresenta il Comune di Bologna, la Regione Emilia-Romagna e alcune parti private. Nella sua arringa, Cecchieri si è soffermato su Bellini e sui suoi legami con i Servizi e con altri soggetti coinvolti nella strage. Il rappresentante dell’Avvocatura dello Stato ha inoltre trattato le questioni relative alla presenza dell’imputato in stazione il giorno della strage e al suo alibi, che secondo accusa e parti civili è falso e che peraltro è stato smontato, dopo oltre 40 anni, da Maurizia Bonini, ex moglie dell’imputato. Il legale ha poi parlato di quanto successo fra il 3 e il 4 agosto 1980, giorni successivi alla strage, quando l’allora procuratore capo di Bologna, Ugo Sisti, trascorse la notte alla Mucciatella, l’albergo reggiano all’epoca di proprietà della famiglia di Bellini. Speranzoni, invece, ha ripercorso gli anni della strategia della tensione, che comprendono episodi come le stragi di piazza Fontana e di piazza della Loggia, ricostruendo il contesto in cui si inserisce l’attentato del 2 agosto 1980. Ora, nella prossima udienza del 5 giugno, riprenderanno gli interventi degli altri legali di parte civile e Bellini rilascerà le sue dichiarazioni spontanee.