DAMIANO REVERBERI
Cronaca

Duemila reggiani alla Gmg di Lisbona E c’è chi fa una proposta di nozze

Il viaggio a tappe dei giovani partiti nel weekend da tutta la provincia in attesa dell’incontro con Papa Francesco

Duemila reggiani alla Gmg di Lisbona  E c’è chi fa una proposta di nozze

Duemila reggiani alla Gmg di Lisbona E c’è chi fa una proposta di nozze

di Damiano Reverberi

Sono duemila i giovani reggiani che sono partiti nella notte tra venerdì e sabato scorso per raggiungere in pullman Lisbona, dove nel weekend si svolgerà alla presenza di Papa Francesco la Giornata Mondiale della Gioventù. Un viaggio a tappe che ha portato ieri i pellegrini nella capitale portoghese, dopo aver fatto tappa a Barcellona e a Toledo, preparandosi al meglio all’incontro col Santo Padre. Non sono mancate le sorprese: dopo la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Giacomo Morandi, vescovo di Reggio Emilia e Guastalla, nella basilica di Santa Maria del Mar, il correggese Luca ha chiesto la mano alla sua Ilaria.

LE TAPPE SPAGNOLE

Nella giornata di domenica i giovani provenienti dalla nostra diocesi hanno avuto come fulcro la Sagrada Familia ed il suo architetto, Antoni Gaudì. Divisi in tre gruppi, i giovani hanno vissuto una bella catechesi, tenuta dal padre gesuita Jean Paul Hernandez, sulla figura dell’artista, con visita all’esterno del santuario e un momento di deserto interiore e silenzio a partire dalle riflessioni proposte. L’apice si è avuto nella concelebrazione eucaristica all’interno della Sagrada Familia con l’accompagnamento di un bellissimo coro formato da 150 giovani, diretti da Samuele Gozzi, un giovane della parrocchia dei Santi Agostino, Stefano e Teresa.

Durante la concelebrazione il vescovo Giacomo ha commentato il famoso passo del Vangelo dove un uomo trova in un campo un tesoro e, pieno di gioia, va, vende tutto e compra quel campo. Un mercante, invece, trova una perla e vende tutto quello che ha per comprarla. "È il Signore che si fa trovare prima di tutto a noi. Se ci siamo riuniti in duemila nella Sagrada Familia è perché il Signore ci ha chiamato per primo. È stato così anche nella vita di San Paolo", ha commentato Morandi, che poi ha proseguito così: "Se rispondiamo, il Signore ci promette la gioia. Non ci promette un cammino facile e privo di difficoltà, ma la gioia, quella vera e piena. Siamo chiamati a donare la vita, a vendere tutto per questo tesoro, e scopriremo la vera felicità".

LA TESTIMONIANZA

"È un’esperienza diversa dal solito – spiega la correggese Marianna Rossi, una delle tante reggiane arrivate in Portogallo – perché siamo duemila giovani della stessa diocesi e abbiamo occasione di scambiare una risata o una parola con persone esterne alla nostra cerchia. Ce lo ha detto uno dei nostri don: ’Non abbiate paura a buttarvi’ e ha perfettamente ragione. Un altro aspetto che non pensavo è la presenza dei pellegrini giordani e turchi insieme a noi, li abbiamo ospitati nei giorni precedenti alla partenza: abbiamo l’occasione di conoscere anche la loro realtà, totalmente diversa dalla nostra".

Tanti i momenti di emozione: "Mi ha colpito la risposta del vescovo Giacomo alla domanda di don Carlo Pagliari prima della messa alla Sagrada Familia, quando gli ha chiesto se si rendesse conto di dove stava per celebrare. "Non me lo ricordare – gli ha risposto – perché altrimenti mi metto a piangere". C’era davvero tanta emozione, sia da parte nostra che dei nostri pastori". Poi lo spettacolo su Don Chisciotte: "È stato bellissimo, un sognatore che vede cose che nella realtà non ci sono. Un pazzo? No. Anche Gesù, quando non condanna una peccatrice e chiede a chi sia senza peccato di scagliare la prima pietra, vede in lei qualcosa che gli altri non vedono e li aiuta a rendersi conto del proprio errore". Da ultimo la veglia di Toledo: "Essere comunità davanti a Cristo ci ha fatto respirare un’aria davvero particolare. Ora mi aspetto da Lisbona di vivere questa atmosfera quintuplicata, non vedo l’ora di vedere cosa voglia dire essere Chiesa insieme ai pellegrini provenienti da ogni parte del mondo".