STELLA BONFRISCO
Cronaca

"E ora concerti anche in centro. Magari ai Chiostri di San Pietro"

Il consigliere Corradi: "Gli eventi da un migliaio di persone possono consolidare l’immagine di Reggio"

"E ora concerti anche in centro. Magari ai Chiostri di San Pietro"

"E ora concerti anche in centro. Magari ai Chiostri di San Pietro"

Consigliere comunale, architetto, Davide Corradi in questi ultimi anni è stato il facilitatore – per conto del Comune di Reggio – di molti eventi musicali e culturali.

Uno per tutti: Vyni in piazza San Prospero, che ha visto la partecipazione di moltissime persone.

Corradi, dopo l’evento internazionale Ac/Dc all’Rcf Arena, quali prospettive pensa ci possano essere per Reggio Emilia, ormai tra le capitali di musica live?

"Un magnifico concerto, in una struttura di alto livello, che penso abbia lanciato la nostra città nel panorama del turismo musicale.

L’Arena è un luogo sicuramente che può agire da catalizzatore, ma poi occorre lavorare anche su altri piani".

Cioè?

"Ci sono altri luoghi della città che possono essere utilizzati per eventi attrattivi, certamente più piccoli ma capaci di portare persone da fuori provincia. Ci sono piazze e posti che potrebbero ospitare concerti e festival. I Chiostri di San Pietro poi sono il luogo più bello in assoluto che abbiamo e sul quale avrei anche qualche idea".

Ci può dire?

"Claudio Trotta si è innamorato di questo luogo. Ho avuto modo di conoscere Trotta attraverso Alberto Bigi e ci incontreremo la prossima settimana per vedere se ci sono le condizioni per organizzare qualcosa ai Chiostri. Eventi da un migliaio di persone, che però sono importanti nel costruire l’immagine di una città di richiamo per la musica. Con una ricaduta positiva sul centro storico: non soltanto rispetto ad un indotto economico ma anche culturale".

Secondo lei il concerto degli Ac/Dc ha avuto queste ricadute positive?

"Io penso proprio di sì, perché la città era piena di vita. Bar e ristoranti pieni. Tante persone che poi hanno potuto godere anche delle tante mostre di Fotografia Europea e di tutte le iniziative di Reggionarra.

Come dire: Rcf Arena è la stazione Mediopadana, ma è altrettanto importante l’intera viabilità cittadina. Vorrei poi aggiungere che se sono importanti le ricadute sul tessuto economico e culturale, lo sono anche quelle sulla socialità perché anche questa porta ricchezza. Il Villaggio Reggiane per esempio è stata un’intuizione bellissima, proprio dal punto di vista delle relazioni che ha fatto nascere.

E poi ha funzionato perfettamente da camera di decompressione pre e post concerto".

Quindi lei ritiene che tra Stu Reggiane e Rcf Arena, considerata anche la vicinanza tra le due strutture, ci debba essere più collaborazione?

"In questo caso Villaggio Reggiane è sorto grazie a un accordo tra Claudio Trotta e Stu. Ma certamente questa riuscita esperienza deve far riflettere. Come deve far riflettere il fatto che attraverso la collaborazione di tutti, comprese le competenze che possono arrivare da fuori, si costruiscono cose importanti. Collaborare per un obiettivo è proprio la cifra di Reggio Emilia. Senz’altro si tratta di un percorso che richiede tempo e disponibilità da parte di ognuno".