STELLA BONFRISCO
Cronaca

Emanuele Aldrovandi al suo primo romanzo: "Così scavo nell’animo dei personaggi"

Esce oggi ’Il nostro grande niente’ del drammaturgo e sceneggiatore reggiano. Presentazione al Valli con Eleonora Giovanardi

Emanuele Aldrovandi al suo primo romanzo: "Così scavo nell’animo dei personaggi"

Emanuele Aldrovandi al suo primo romanzo: "Così scavo nell’animo dei personaggi"

Classe 1985, reggiano, già affermato e pluripremiato drammaturgo e sceneggiatore, Emanuele Aldrovandi questa volta ha scelto il genere letterario per raccontare una storia. E oggi, in tutte le librerie, esce il suo primo romanzo: ’Il nostro grande niente’, edito da Einaudi nella collana Stile Libero.

Emanuele, a che cosa si deve il suo debutto letterario?

"Principalmente al fatto che la storia a cui stavo pensando si prestava di più al romanzo rispetto a una scrittura teatrale o cinematografica, che comunque richiede il rispetto di dinamiche molto specifiche. Il romanzo mi avrebbe consentito, e lo ha fatto, un respiro diverso. La possibilità di scavare nell’animo dei personaggi, di indugiare in descrizioni. Teatro e cinema si basano su tecniche di scrittura che privilegiano l’azione, l’aspetto introspettivo emerge in altri modi. Sono rimasto comunque nello stesso ambito, perché sempre di scrittura si tratta".

Qual è la storia che il romanzo racconta?

"A pochi giorni dal matrimonio un ragazzo muore in un incidente stradale. Ma rimane a lui la possibilità di osservare la sua ragazza, che dopo i primi tempi riesce a superare il dolore e inizia a ricostruirsi una nuova vita, con un nuovo uomo. Allora si domanda: come si può continuare ad amare nella consapevolezza che chiunque può essere sostituito? Il resto della storia non posso svelarlo per non rovinare la sorpresa ai lettori".

Presenterà il libro nella sua città?

"Certamente. Il 18 febbraio sarò ospite a Finalmente domenica (alle 11, al Ridotto del Teatro Valli) per presentare il mio romanzo d’esordio. Con me ci sarà Eleonora Giovanardi, attrice reggiana, che leggerà alcuni brani del libro. Nel frattempo con la presentazione toccherò diverse città italiane".

’Il nostro grande niente’ è appunto il suo romanzo d’esordio. Rimarrà una vacanza dalla scrittura per teatro e cinema o sarà i primo di una serie?

"Mi è piaciuto davvero moltissimo spaziare nella letteratura, che mi ha permesso delle modalità di espressione diverse, anche se sempre legate alla scrittura. Al momento non ho progetti, ma non escludo di ripetere l’esperienza quando mi capiterà la storia giusta".

Dal libro si potrebbe ricavare un adattamento teatrale o cinematografico?

"Perché no? Adesso però non c’è nessun progetto. Ma non lo escludo".

A quali progetti sta lavorando?

"I primi di marzo debutterò a Modena con lo spettacolo ’Come diventare ricchi e famosi da un momento all’altro’. Un lavoro di cui ho scritto la drammaturgia e che ho diretto. Una produzione Ert e Teatro Stabile di Torino. A seguire ci sarà poi la tournée in giro per l’Italia".

E a Reggio quando potremo vedere un suo spettacolo?

"Tornerò nella mia città con uno spettacolo ad aprile: il 16 e il 17 alla Cavallerizza, per riproporre ’Dieci modi per morire felici’, di cui ho scritto il testo e curato la regia. In scena, coordinati dall’attore reggiano Luca Mammoli, dieci spettatori estratti a sorte che in un gioco percorrono la propria vita cercando di raggiungere la felicità prima di lasciare la terra".