"Avremmo bisogno di più posti per i senzatetto, ma siamo al lavoro per potenziare i dormitori". L’assessore al welfare del Comune di Reggio, Daniele Marchi traccia il punto sul piano freddo per l’accoglienza degli adulti in grave marginalità nel periodo in cui il termometro comincia a scendere vertiginosamente verso lo zero termico. E snocciola i numeri. "In totale per la stagione 2023-2024 abbiamo circa 170 posti di cui 46 ad hoc per il periodo invernale".
Insufficienti rispetto al fabbisogno. "Stimiamo dai 200 ai 300 senzatetto sul territorio comunale, non è facile fare una statistica precisa perché c’è un andirivieni continuo – spiega Marchi – Di sicuro rispetto al fabbisogno siamo sottodimensionati".
Un vero e proprio piano specifico per l’accoglienza invernale dei clochard però in realtà non c’è più. "È dalla pandemia che non c’è più, ma semplicemente perché è cambiata l’accoglienza in generale. Stiamo lavorando per renderla uguale per tutto l’anno, non solo per trovare un posto letto a queste persone in grave marginalità, ma soprattutto per legarli ad un progetto", illustra Marchi che poi specifica: "Allo scattare dell’allerta arancione per le rigide temperature, c’è comunque il piano della protezione civile che prevede l’allestimento di brandine nelle palestre. Così come sono attivi i dispositivi che consegnano sacchi a pelo e coperte a chi ne ha bisogno".
L’accoglienza invernale è un sistema “integrato” gestito dal privato sociale e grazie alla collaborazione storica con la Caritas. Ma è in corso di aggiudicazione un bando che porterà ad aggiungere trenta posti grazie al Pnrr aumenteranno la dotazione “ordinaria“. Si tratta del futuro ‘Centro servizi per i contrasto alla povertà e le abitazioni temporanee di Housing First’, ossia "due immobili di proprietà pubblica, situati uno in via Dalmazia, l’altro in via Kennedy, vengono riqualificati e destinati all’accoglienza e all’accompagnamento di persone in gravi condizioni di povertà, nella prospettiva del loro reinserimento sociale, potenziando così la dotazione di strutture e servizi oggi presenti, con modelli innovativi di superamento di condizioni di povertà", continua l’assessore.
Ma c’è anche la questione dei senzatetto con problemi di tossicodipendenza che sono sempre di più. "Con la nuova procedura – conclude Marchi – verrà riaffidato anche il cosiddetto ’dormitorio a bassa soglia’ per le persone con problemi di dipendenze, le quali al momento sono assorbite nel circuito ordinario".
dan. p.