Ems sull’orlo del baratro: 250 posti a rischio

Il 5 dicembre la Xenon, che controlla il gruppo, dovrà dire se ci sono proposte d’acquisto sostenibili. Due i soggetti interessati

Ems sull’orlo del baratro: 250 posti a rischio

Ems sull’orlo del baratro: 250 posti a rischio

Ore cruciali per Ems Group, i suoi 250 dipendenti e tutte le imprese dell’indotto del colosso del packaging emiliano. Ci sarebbero due soggetti - un fondo di investimento e un gruppo industriale - interessati all’acquisizione. Sui loro nomi e sullo stato delle trattative la dirigenza aziendale mantiene uno stretto riserbo. È emerso a seguito di un incontro urgente che si è svolto mercoledì presso l’assessorato regionale per lo Sviluppo Economico in sede di Tavolo di composizione negoziale della crisi: in attesa di un nuovo incontro in regione previsto il 13 dicembre, i sindacati sono riusciti ad ottenere la sospensione del trasferimento (deciso senza preavviso) a Montecchio dei 45 dipendenti dei due stabilimenti di Fontevivo (Pr).

Per illustrare le novità ieri si è svolta una delicata assemblea con i lavoratori, in cui i sindacati - in primis Giovanni Prisco della Fiom Cgil - hanno spiegato l’evoluzione della situazione ed i possibili sbocchi alla luce del fatto che il 5 dicembre finirà la protezione (durata 120 giorni) prevista dalla procedura. Il 5 dicembre la lussemburghese Xenon - che controlla Ems tramite il fondo Xenon Private Equity VI - dovrà scoprire in parte le carte e svelare se le manifestazioni di interesse all’acquisto siano credibili e con prospettive positive, sostenibili e con un piano industriale adeguato a superare la situazione di crisi finanziaria (si parla di un passivo molto importante) che si è determinato progressivamente negli ultimi anni, da quando Xenon è entrata.

Se le proposte fossero serie (Ems è un gruppo di primissima importanza, nato dall’aggregazione di 5 aziende storiche della Val d’Enza) e con un piano di rientro affidabile, il giudice incaricato del caso potrebbe e dovrebbe decidere anche una proroga della protezione per arrivare ad una finalizzazione dell’accordo tra i compratori e Xenon. In caso contrario la situazione sarà molto complicata sia nella gestione che nel mantenimento dei posti di lavoro. La seconda cruciale tappa sarà appunto il 13 dicembre, sempre in Regione, in cui tutte le parti - a partire dall’esperto nominato per la procedura Francesco Notari, dai sindacati e dai sindaci di Montecchio e Fontevivo - saranno informati sull’identità dei compratori e sui dettagli delle trattative "costanti e riservate".

La giunta Torelli, per voce dell’assessore al Bilancio Stefano Ferri, ha fatto sapere di aver incontrato varie volte sia i sindacati che la dirigenza aziendale, "garantendo la massima collaborazione". Obiettivo della giunta è "la salvaguardia dei livelli occupazionali, ma anche la tutela dell’indotto per conservare eccellenze e know how che si sono formati nei decenni sul nostro territorio".

Francesca Chilloni