"Farai la fine di Saman". Braccialetto elettronico a papà e matrigna di una 20enne pakistana

La ragazza è stata costretta a sposare a distanza un cugino. Intanto oggi la 18enne Abbas avrà la cittadinanza onoraria postuma.

"Farai la fine di Saman". Braccialetto elettronico a papà e matrigna di una 20enne pakistana

"Farai la fine di Saman". Braccialetto elettronico a papà e matrigna di una 20enne pakistana

di Antonio Lecci

Elena Carletti, sindaco di Novellara. Dopo la tragica vicenda di Saman tante ragazze e donne hanno trovato la forza di denunciare. Di quanti casi vi state occupando?

"Sono undici i casi che stiamo trattando. E quello di questa ragazza è uno di quei casi di cui magistratura, forze dell’ordine e servizi sociali si stanno occupando. Va precisato che si tratta di casi di donne, non solo pakistane, e con situazioni talvolta differenti tra loro".

Cosa intende dire?

"La vicenda della ragazza ventenne è simile a quella di Saman, ma non uguale. Ad esempio, su di lei non abbiamo avuto il controllo totale della frequenta scolastica, perché prima la famiglia viveva altrove. Solo più recentemente si è stabilita a Novellara. Ma ci sono stati da subito segnali che hanno fatto avviare accertamenti, con intervento dei servizi sociali".

Negli altri casi?

"Ci sono donne maltrattate dai mariti, minori che non godono della libertà che invece dovrebbero avere, ragazze costrette a percorsi che non fanno rima con la libertà che è prevista per tutti nel nostro Paese… Ogni caso ha delle proprie caratteristiche, anche se ognuno di questi ha il comune denominatore della violenza, della sopraffazione, dell’isolamento. Il nostro operato, in queste vicende, è quello della messa in protezione delle vittime, dell’avvio di un percorso necessario per l’autonomia di queste persone, del rafforzamento della loro figura di donna".

Ma qualcosa è cambiato, in questo senso, dopo il delitto di Saman Abbas?

"Credo che il fenomeno sia giunto a un bivio. Ci troviamo di fronte a una generazione che sempre più desidera prendere il coraggio di uscire allo scoperto, di ribellarsi alla privazione della libertà. Credo che potesse essere prevedibile, dopo un caso eclatante come quello di Saman, che ci potessero essere altre ragazze pronte a ribellarsi di fronte a una simile situazione. Quello che è successo a Saman suona come un monito: ’Attenzione, che rischio di fare la sua fine’. E a quel punto decide di farsi aiutare. Questo conferma il fatto che occorre lavorare in modo più efficace su questi temi. Perché questi casi non cesseranno facilmente. Ci saranno altre situazioni come quella di Saman. A Novellara e non solo".

Intanto, arriva l’attribuzione della cittadinanza onoraria alla memoria per Saman, al consiglio comunale di oggi.

"Vuole essere un segnale di riconoscimento del ruolo di questa ragazza. Ma è importante anche l’istituzione del Fondo Saman, una risorsa economica pubblico-privata che vuole essere un’azione concreta per le donne in difficoltà. Non solo parole, ma fatti reali per borse di studio, per formazione, per sostenere persone verso la loro libertà".