GABRIELE GALLO
Cronaca

Faye, contratto blindato. La Nba dovrà aspettare?

La Unahotels punta sul ragazzo: per portarlo via subito serve una cifra faraonica

Faye, contratto blindato. La Nba dovrà aspettare?

Faye, contratto blindato. La Nba dovrà aspettare?

La prestazione spaziale di Momo Faye nella vittoria su Napoli di 48 ore fa (24 punti, 10 rimbalzi e un favoloso 31 di valutazione complessiva) fa crescere ulteriormente le luci dei riflettori su di lui, ma non cambia di una virgola la visione della Pallacanestro Reggiana sulla situazione. Poiché il contratto in essere col giovanissimo talento senegalese non prevede alcun tipo di clausola di uscita alla fine della presente stagione, chi manifesterà un concreto interesse per lui dovrà presentarsi in via Martiri della Bettola con una valigia bella piena di denaro sonante o col computer pronto a far partire un cospicuo bonifico per le casse biancorosse: a sette cifre, possibilmente. Perché la proprietà, come è noto, non nasconde di ambire a grandi risultati, col tempo; è economicamente molto solida e considera Faye un punto nodale di questa scalata al successo. E’ chiaro poi che di fronte a un’offerta faraonica si potrà tenere conto di essa e dei desideri del giocatore, ma solo in quel caso.

Le cose cambieranno nel 2025/2026. Sono previsti infatti nel contratto dell’atleta cresciuto nel vivaio reggiano degli escape per la Nba e l’Eurolega. Non è dato sapere quale sia la cifra con la quale Momo potrà, a luglio 2025, liberarsi; per quanto concerne l’Nba però, un accordo tra la Lega americana e la Fiba, la federazione internazionale del basket, stabilisce come cifra massima (con variazioni nell’ordine dei 20-30mila dollari a seconda degli annuali salary-cap) 850mila dollari; cifra che la franchigia Nba che rileva i diritti di un’atleta deve versare alla società di provenienza. Se il buy-out stabilito nel contratto tra Faye e la Unahotels è più basso, varrà quello. Se fosse più alto, l’eventuale differenza dovrebbe essere coperta dal giocatore stesso.

Considerando però il fatto che ai primi 30 giocatori scelti viene garantito un contratto biennale, con un salario minimo comunque maggiore rispetto ai canoni europei, se Faye (quest’estate, o più probabilmente la prossima) volesse giocarsi le sue chance potrebbe anche pensare a questa opzione.

Per fare una sintesi: il Draft Nba, l’assise in cui le squadre scelgono i loro nuovi giocatori, è programmato per fine giugno. Qualora Faye, che nell’orbita Usa è già entrato da tempo (a visionarlo nel match contro Napoli era presente Jacub Kudlacek, ex playmaker della Pallacanestro Reggiana, oggi responsabile dello scouting internazionale dei Charlotte Hornets) non ritirasse il suo nome dal draft e dovesse essere scelto (al di là della posizione) verosimilmente almeno un altro anno in Unahotels lo farà, per la gioia di società e tifosi; ma anche nell’interesse della sua ulteriore crescita personale. Se invece la squadra Nba che lo opzionasse, lo volesse subito, dovrà pagare alla Pallacanestro Reggiana la cifra da lei desiderata perché, come scritto all’inizio, per la prossima stagione il contratto di Faye è blindato in uno scrigno di ferro dentro una cassaforte in granito.