Festa per la comunità islamica: apre il nuovo centro

Domani alle 14 l’inaugurazione nella vecchia sede della latteria. Madonna dell’Olmo dopo le polemiche.

Grande festa, domani, per la comunità islamica reggiana e del parmense: dalle 14 verrà inaugurata nuova sede del centro culturale Al Huda, ricavata dalla ristrutturazione del vecchio stabile della Latteria Madonna dell’Olmo di strada per Barco 5/2. L’acquisto del vecchio casello del formaggio è stata possibile grazie a una colletta tra i fedeli musulmani che si è estesa a tutta l’Emilia-Romagna: "Anche i nostri bambini hanno donato le loro paghette", affermarono l’anno scorso i responsabili dell’associazione. Tra struttura e area circostante, il Centro ha una superficie di circa 7mila metri quadrati; è costato 260mila euro. L’inaugurazione inizialmente era stata organizzata per San Simone, 16 dicembre, e annunciata con tanto di inviti. Tuttavia dovette essere sospesa perché non erano stati richiesti al Comune l’attestazione di agibilità e, per le opere eseguite, di essere conformi alle normative vigenti in termini di sicurezza. Il cantiere non era nemmeno concluso. Una mossa improvvida, dato che la scoperta dell’apertura di una nuova moschea (o meglio sala di preghiera, dato che formalmente non si tratta di un edificio accatastato come "religioso") aveva suscitato molte perplessità nei partiti di opposizione. La struttura – che ospita anche un negozio di prodotti tipici dei paesi arabi, un barbiere e stanze polivalenti – intende organizzare corsi di arabo, id lettura dei testi sacri ed iniziative culturali, tutte aperte alle persone di qualsiasi nazionalità. In precedenza la comunità islamica locale si riuniva in un capannone industriale sequestrato alla criminalità mafiosa ed assegnato temporaneamente dallo Stato. La principale diatriba che riguarda Al Huda riguarda tutti i luoghi come questo: non sono burocraticamente considerati luoghi di culto ma nei fatti ospitano anche attività di preghiera.

f.c.