STELLA BONFRISCO
Cronaca

Fotografia Europea. Riapre Villa Zironi. E a Palazzo Magnani i conflitti americani

Presentata la diciannovesima edizione della kermesse. Max Casacci accompagnerà un racconto sull’oceano di Mariasole Bianco. Quest’anno tutta la manifestazione dedicata alla natura e l’uomo.

Fotografia Europea. Riapre Villa Zironi. E a Palazzo Magnani i conflitti americani

Fotografia Europea. Riapre Villa Zironi. E a Palazzo Magnani i conflitti americani

Riapre le sale, per l’edizione numero diciannove di Fotografia Europea, la splendida Villa Zironi, gioiello dell’architettura liberty che già nel 2012 e 2017 era stata un’apprezzata location. Ospiterà la mostra Radici, di Silvia Infranco. Fotografia Europea 24, dal 26 aprile al 9 giugno (giornate inaugurali il 26,27 e 28 aprile), inviterà a riflettere su un tema di particolare urgenza: i rapporti fra uomo e ambiente. "La natura ama nascondersi" è il titolo scelto dalla direzione artistica del festival composta, ancora una volta, da Tim Clark, Walter Guadagnini e Luce Lebart. La mostra storica di questa edizione torna nelle sale di Palazzo Magnani con la retrospettiva, mai presentata in Italia, di Susan Meiselas, fotografa americana celebre per il suo lavoro nelle aree di conflitto dell’America centrale ( tra il 1978 e il 1983) e in particolare per i suoi potenti scatti della rivoluzione nicaraguense. La mostra, intitolata Mediations, raccoglie una selezione di opere che vanno dagli anni Settanta a oggi. Le sale dei cinquecenteschi Chiostri di San Pietro ospiteranno dieci esposizioni. Tra cui Sky Album. 150 years of capturing clouds a cura di Luce Lebart e Michelle Wilson, in cui si celebra la bellezza delle nuvole e la pratica di fotografare il cielo da parte di scienziati, dilettanti e artisti. Ancora ai chiostri benedettini la mostra del fotografo indiano Arko Datto, che racconta la questione incombente della catastrofe climatica e dei rifugiati che questa genera, con il progetto The Shunyo Raja Monographies. A Palazzo Da Mosto trova posto la Committenza di questa edizione, insieme a una mostra dedicata ai libri fotografici e ai due progetti vincitori della Open Call: Marta Bogdanska e Michele Sibiloni. La produzione di Fotografia Europea 2024, affidata a Karim El Maktafi, si intitola Day by day e si focalizza sulle cosiddette "Aree Interne. Nello specifico l’indagine si è sviluppata nell’Appennino Emiliano, in cui El Maktafi ha esaminato il profondo e fragile legame tra l’uomo e la natura. Mostre collaterali a Palazzo dei Musei, dove trova spazio Zone di passaggio, a cura di Ilaria Campioli, che propone una riflessione sul tema del buio e della notte a partire dalle numerose opere di ambientazione notturna che Luigi Ghirri ha prodotto. Inoltre sono presenti gli scatti dei sette partecipanti della open call di Giovane Fotografia Italiana #11 | Premio Luigi Ghirri 2024. La fototeca della biblioteca Panizzi partecipa con una mostra che riporta visibilità alla collezione di Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea di Rubiera, che dal 1990 al 2023 ha realizzato indagini fotografiche sul territorio regionale e nazionale. Lo Spazio Gerra propone la mostra New theaters of the real. Collaborating with AI, che svela le diverse modalità di collaborazione tra fotografia e intelligenza artificiale. Tra gli eventi inaugurali, oltre agli incontri con gli artisti, anche momenti di confronto con Mariangela Gualtieri e Marco Paolini, entrambi in dialogo con Loredana Lipperini. La terza edizione di Fotofonia, la declinazione musicale del festival curata da Max Casacci ha come titolo Urban. Il 28 aprile, alle 18 alla Cavallerizza, Mariasole Bianco, biologa marina, parla del grande oceano su un tappeto di suoni naturali creato da Max Casacci. L’intero programma e tutte le informazioni sono su fotografiaeuropea.it