Francesco Bardi vola come Superman e salva la porta

La Reggiana pareggia grazie alle prodezze di Bardi e alle prestazioni solide di Sampirisi, Rozzio e Marcandalli. Kabashi delude, mentre Bianco si conferma leader. Portanova e Melegoni fanno il loro dovere, Gondo si fa valere.

Francesco Bardi  vola come Superman e salva la porta

Francesco Bardi vola come Superman e salva la porta

BARDI 7. Compie un miracolo su Lochosvili al 33’ e poi un’altra prodezza 5al 9’ su Vazquez. Ennesima partita in cui San Francesco da Livorno porta punti preziosi alla Reggiana volando come Superman.

SAMPIRISI 6,5. Presidia la sua zona di competenza con attenzione e anche se offre meno sostanza di altre volte in fase d’impostazione, non commette errori difensivi.

ROZZIO 7. Esulta giustamente per la prodigiosa chiusura su Vazquez al 38’, perché quella spaccata vale quanto un gol. Meriterebbe un voto anche più alto, ma sul giudizio pesa il gol capolavoro che Coda confeziona staccandosi dalla sua marcatura. Il capitano è comunque una certezza granitica.

MARCANDALLI 7. Una falcata da centometrista per arrivare a stoppare Vazquez, uno scivolone che per fortuna non viene sfruttato dalla Cremonese e il primo gol in Serie B con una bella girata di testa.

FIAMOZZI 6. Dalle sue parti si muovono sia Johnsen che Falletti e lui fa quel che può contro due big della categoria. Regala una palla a Vazquez che non ne approfitta. Non affonda, ma è meno brillante rispetto alle ultime uscite.

KABASHI 5. Allo ‘Zini’ riaffiorano gli antichi vizi e non si vedono le nuove virtù. Gioca in maniera troppo leziosa, perde caterve di palloni, compreso quello con cui la Cremonese confeziona il gol del pareggio. Mette anche in difficoltà Bianco nell’azione del raddoppio annullato dal Var, perché gli scarica la sfera quando è raddoppiato. Una giornata no.

BIANCO 7. È il cuore pulsante di questa squadra. L’uomo ovunque che suona la carica quando sradica la palla e riparte, una sfera di energia allo stato puro. Sta crescendo moltissimo anche dal punto di vista del palleggio e della finalizzazione dell’ultimo passaggio. Godiamocelo adesso perché ha già un biglietto di sola andata per la Serie A. Predestinato.

PIERAGNOLO 6. Corre come un matto per quasi tutta la partita anche se questa volta non riesce a lasciare il segno in fase offensiva.

PORTANOVA 5,5. Parte da trequartista al fianco di Melegoni, in una zona che dovrebbe valorizzare meglio le sue qualità, ma si ritrova a fare una partita più di sacrificio che di ‘scambi’ (dal 17’ st Antiste 5,5: entra quando l’inerzia è nelle mani della Cremonese, ma lui fa davvero troppo poco per cambiare le carte in tavola).

MELEGONI 6. Ormai è chiaro: Nesta lo vede come alter ego di Girma rispetto al quale ha meno dribbling e velocità, ma più visione di gioco. Una palla col contagiri per Gondo che non inquadra la porta e il corner da cui nasce l’incornata di Marcandalli. Nessun fuoco d’artificio, ma è sempre attivo e si sbatte anche in fase di copertura (dal 30’ st Girma 5,5: non è al meglio e si vede perché il suo ingresso è insolitamente piatto).

GONDO 6,5. Spreca un cioccolatino di Melegoni sullo zero a zero, ma si guadagna da vivere coprendo la palla e salvando una conclusione di Coda (al 53’) che probabilmente sarebbe finita nello specchio della porta. Il suo modo di giocare è fondamentale per questo assetto (Dal 30’ st Varela 6: porta un po’ di corsa e fisicità).