"Condivido ogni parola di Vannacci sulla diga. Il titolo del libro lo cambierei: non mondo, ma Italia al contrario. Non ha senso lasciare scorrere lungo l’Enza 400 milioni di metri cubi di acqua pulita in Po, per poi ripescarli inquinati con le idrovore 500 metri più a valle e ripomparli a monte". Lino Franzini, ex sindaco e storico animatore del Comitato amici della diga di Vetto, concorda con il generale anche sul giudizio drastico sulla politica: "È una questione falsata da interessi di parte e partito, da falsi ambientalisti. Quelli veri siamo noi. Una centrale idroelettrica ridurrebbe le emissioni di 50mila tonnellate di Co2 annue, oltre all’inquinamento prodotto dalle pompe di sollevamento e dai trattori che per mesi sono in funzione a irrigare i campi. L’invaso renderebbe l’Enza ricco di acque tutto l’anno e creerebbe beneficio ambientale. È un mondo di incompetenti quello che vuole limitare l’invaso a 27 milioni di metri cubi: si andrebbe a creare un lago mezzo vuoto per mesi e noi montanari non ne trarremmo alcun beneficio".
CronacaFranzini: "Noi, i veri ambientalisti"