Gaom, domani si torna in Africa: "Quarant’anni in missione"

Il gruppo all’opera per aiutare bambini e famiglie e far crescere l’ospedale. "Tutto grazie alla generosità dei nostri concittadini"

Gaom, domani si torna in Africa: "Quarant’anni in missione"

Gaom, domani si torna in Africa: "Quarant’anni in missione"

La prima missione 2024 del Gaom (Gruppo amici ospedali missionari) comincia domani con partenza per l’Africa di un nutrito gruppo di volontari con medici e tecnici specializzati al seguito. Il presidente del Gaom Alberto Campari e il vice presidente, dottor Gianluca Marconi, guideranno la spedizione composta da veterani come Gianni Ferrari, Marsilio Parolini, Lorenzo Zanelli, Fabio Rovacchi, gli amici di Cesena, Giuseppe e Stefano, le nuove ed entusiaste giovani leve: Fiorenza, Viola, Valentina e Iman. Il dottor Gianluca Marconi, uno dei più attivi frequentatori della missione, fatta eccezione del fondatore Riccardo Azzolini che non ha mai rinunciato alle missioni in Etiopia per prendersi cura dei bambini e dei lebbrosi, ricorda che il primo aprile di quest’anno sarà il 40esimo anniversario della fondazione del Gaom, voluto proprio dal dottor Azzolini e da un gruppo di amici quali promotori di un’iniziativa missionaria che in questi decenni è molto cresciuta. Sono quindi 40 anni che il Gaom lavora in Etiopia presso le Missioni di Gambo, Shashemane e in altre località della regione dell’Arsi dove hanno avviato iniziative di carattere sanitario ed agricolo. "Un lavoro importante e sempre costante che ha permesso di realizzare opere fondamentali per quei popoli - afferma il dott. Marconi – e soprattutto in questi anni di intense relazioni sono nati legami forti con la popolazione locale che ci ricompensa con ampi sorrisi. Tra le opere realizzate, il prezioso aiuto sanitario presso l’ospedale di Gambo, la costruzione di un reparto di Pediatria, la ristrutturazione dell’ospedale, la realizzazione del depuratore, delle scuole e tante altre opere sociali e sanitarie che hanno davvero portato a uno sviluppo sociale e umano in un ambiente rurale ai piedi della foresta equatoriale. Tutto questo grazie a 40 anni di missione con un gruppo in crescita". Nella località di Shashemane, ricorda il dottor Marconi, sono stati realizzati i villaggi per i lebbrosi, poi molte cose sono state fatte per aiutare le suore del Da Focauld nella costruzione di un valido poliambulatorio, la Casa Famiglia e diversi progetti per i giovani e per le donne un insieme di opere che hanno certamente contribuito a ridare dignità e speranza agli ultimi, ai più poveri del mondo. Le missioni di quest’anno partiranno da Casa Famiglia con un nuovo forno valido per la produzione di pane, pizza e quant’altro, verrà attivata la falegnameria per la produzione di mobili, infissi ed altri arredi. Sarà allargato il poliambulatorio andando a triplicare la sua attuale superficie con una zona nuova per l’ostetricia per cui si trasformerà, per la comunità, in un vero e proprio ospedale. Proseguirà il lavoro sanitario e sociale presso le Suore di Padre Gasbarrino rivolto soprattutto alle famiglie e ai bambini più poveri di questo territorio. Riprende il progetto Mariam rivolto alla valorizzazione della donna che in Etiopia è ancora veramente relegata ai margini della società. "Proseguiranno i percorsi di studio e formazione che oggi accolgono 16 ragazze – conclude Gianluca Marconi –, un percorso che sta dando ottimi risultati con tanti progetti e tante realizzazioni sociali e sanitarie concrete, fatte dal Gaom e rese possibili grazie alla generosità dei nostri concittadini della montagna e non solo. Grazie a tutti, vi portiamo con noi nel nostro cuore".

s. b.