Gatta Pianello, Giovanelli: "Idea da valutare"

Il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino sul prolungamento della strada: "Non è incompatibile col rispetto dell’ambiente"

Gatta Pianello, Giovanelli: "Idea da valutare"

Gatta Pianello, Giovanelli: "Idea da valutare"

Fa onore ai Sindaci dell’Unione Appennino Reggiano la manifestata volontà di riproporre, dopo un quarto di secolo di silenzio, il prolungamento della Gatta Pianello fino a raggiungere il ponte sul Secchia di Giarola e Ligonchio. Il rischio è che trovino sulla rotta venti avversi come quelli degli ambientalisti, senza considerare l’area Mab Unesco dei gessi triassici del Secchia. Infatti proprio quest’anno l’area del Gessi del Secchia, assieme ad altre zone classificate a livello regionale tra cui San Leo, ha ottenuto il 19 settembre scorso, il riconoscimento quale Patrimonio dell’Umanità.

Il riconoscimento del territorio dei gessi a Patrimonio Unesco è un’operazione importante, coordinata dalla regione Emilia Romagna che ha promosso, per venerdì 10 ottobre, un incontro istituzionale a Bologna proprio per sottolineare l’importanza dell’evento che ha un peso e un’ampia visione a livello mondiale. Ci sarà una nuova governance a livello provinciale dela Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano, nascerà dalla prima assemblea esclusivamente reggiana della Mab Unesco.

Il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Fausto Giovanelli, non ritiene di dover esprimere il suo parere sull’intento dei Sindaci circa il prolungamento della Gatta Pianello. "I Sindaci è giusto che facciano il loro mestiere nell’interesse dei cittadini amministrati – afferma il Presidente del Parco – però io rappresento un Ente, non sono tenuto ad esprimere opinioni in questo caso. Non sono un politico. Saranno la Provincia e la Regione ad esprimersi in termini di viabilità per la montagna. Il Parco non è coinvolto, non ha ricevuto nessuna richiesta ufficiale. Noi stiamo investendo sulla pista del Secchia e sulla struttura ricettiva delle Fonti di Poiano circa 750.000 euro, impegno che abbiamo assunto".

Tornando al tema della strada, Giovanelli aggiunge: "Le strade non sono incompatibili con i parchi. Ce ne sono tante in tutti i parchi del mondo e anche nel nostro Parco nazionale. Neppure sono incompatibili con i siti Patrimonio Unesco, come quello appena riconosciuto di cui non abbiamo governance in sede. Le compatibilità vanno valutate caso per caso e le valutazioni di impatto ambientale vanno fatte dentro e fuori dalle aree protette. In questo caso saremmo in gran parte fuori dall’attuale perimetro del parco. In ogni caso le valutazioni d impatto sono talvolta semplici talvolta meno, dipende dalla natura dei luoghi".

"I sindaci - conclude Giovannelli - hanno tutto il diritto di esprimere le loro proposte di miglioramento dei collegamenti tra i territori, il loro punto di vista su di essi e anche di rivolgersi ad enti diversi e sovraordinati. In effetti sono molti gli enti e i soggetti e le competenze provinciali regionali e statali coinvolte che dovranno e potranno esprimersi nei tempi e nei modi che riterranno opportuni e necessari. Se interpellato formalmente anche il Parco nazionale, valuterà nei suoi organi direttivi, attenendosi ai principi sopra enunciati".

Settimo Baisi