Villa Minozzo (Reggio Emilia), 17 aprile 2020 - Ha ricevuto una sanzione amministrativa mentre si stava recando da casa all’edicola del paese per acquistare il quotidiano e in farmacia per ritirare le mascherine ordinate il giorno prima.
È successo la settimana scorsa a Villa Minozzo, a un noto ortopedico del luogo, il dottor Giuseppe Sciaboni (70 anni), pensionato ma nei mesi scorsi richiamato al Sant’Anna a causa della carenza di medici (fino al momento del lockdown), anche consigliere e vicedirettore sanitario della Croce verde di Villa. Il medico si è visto sanzionare, a suo parere "ingiustamente", da un agente della polizia locale dell’Unione montana con una multa di 373,34 euro, mentre stava andando ad acquistare il giornale e poi a ritirare le mascherine in farmacia, distante circa una ventina di metri dall’edicola (dove non è attiva la consegna a domicilio dei giornali, ndr).
Nel verbale si notifica che lo spostamento personale all’interno del proprio Comune "non è avvenuto per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero di motivi di salute", si precisa inoltre che il ‘trasgressore’ "dichiarava oralmente che esce tutti i giorni per comprare il giornale". Ritenendolo "ingiusto", il medico si è rifiutato di firmare il verbale, ma ne ha ricevuto copia cartacea.
"Un po’ prima delle 9 sono uscito di casa in auto per prendere il quotidiano – racconta il dottor Sciaboni –, e le mascherine prenotate in farmacia il giorno prima. Casa mia dista un chilometro circa dal centro. Alla rotonda tra la farmacia e l’edicola due agenti della polizia urbana dell’Unione mi hanno fermato. Ho dichiarato subito che avevo compilato il modello di autocertificazione vecchio, perché non ero riuscito a stampare il nuovo: non hanno voluto vederlo né mi hanno proposto di compilarne un altro. Poi mi hanno chiesto dov’ero diretto.
Ho risposto: ‘A prendere il giornale e a ritirare le mascherine’. Uno dei due vigili mi ha detto: ‘È vietato andare a prendere il giornale’. Ho sottolineato che ci andavo tutti i giorni, perché le edicole sono aperte e il quotidiano esce giornalmente. Lui mi ha ribadito che non si poteva, e mi ha fatto il verbale. Ho provato a dirgli civilmente che secondo me non era giusto, in quanto il quotidiano è considerato una ‘necessità’, ma il vigile mi ha detto che se insistevo poteva denunciarmi per intralcio alla sua attività. Ero in regola, indossavo mascherina, credo ci sia stato un errore d’interpretazione della legge. Ora non so se potrò tornare a comprare il giornale".