"Gli Aracri sono i numeri uno. Noi siamo leggermente sotto"

Presunti dirigenti del "Team Reggio" vivono una vita lussuosa con champagne, auto costose e contanti nascosti. Interrogazioni rivelano attività illecite e connessioni con la 'ndrangheta.

Champagne e cene, auto lussuose e decine di migliaia di euro in contanti nascosti in casa, scovati grazie al fiuto di "cani da valuta". Facevano una bella vita i presunti dirigenti del "Team Reggio", tanto che uno di loro viene invitato a non ostentare perché era apparentemente un nullatenente. Emerge dalle intercettazioni, soprattutto quelle realizzate dalle Fiamme Gialle tramite i troyan, i malware che come virus si installano nei telefonini e captano le conversazioni. Tra i più intercettati i fratelli Lequoque, Gionata e Samuel, definiti "capi" e "promotori" del Team Reggio; e Leonardo Ranati, soggetto "a livello apicale con capacità organizzative e autonomia decisionale". Ad un cliente che chiedeva spiegazioni, spiega: "…siamo noi che decidiamo, noi abbiamo la massima protezione, cioè se siamo… a livello uno che è Aracri… noi siamo leggermente tanto così sotto all’uno, quindi noi abbiamo la massima protezione… Non è una ndrangheta vera e propria… c’è una parte di ndrangheta che, diciamo così, ci consente di fare certe operazioni, autorizzate da loro". L’attività di copertura più eclatante sarebbe Passione Motori, autosalone di lusso situato in via Martiri di Cervarolo a Reggio; Ranati dice che è "un benefit perché mi permette di avere sempre la macchina bella sotto il culo, di avere la bella immagine perché sono Passione Motori, ma non mi fa mangiare, chi è che mi fa mangiare? Tutto il resto!". Ancora più chiara un’altra frase: "Facciamo fatture false?! Punto! Facciamo fatture false, le faccio io, me la prendo io la responsabilità". Nei locali di Passione Motori "avvenivano la maggior parte delle riunioni e degli incontri dei sodali", salvo "alcune riunioni conviviali nel ristorante Oro Nero del sodale Francesco Emilio Anastasio" a Sesso.