DANIELE PETRONE
Cronaca

I comitati chiedono più sicurezza: "Esercito davanti a piazzale Marconi. Via lo spaccio dal nostro quartiere"

Le istanze dei residenti nel summit col prefetto: "La magistratura sia più severa, serve certezza della pena". Poi criticano i sindacati: "Qui non li abbiamo mai visti, la loro è sembrata solo una richiesta di fondi pubblici". .

I comitati chiedono più sicurezza: "Esercito davanti a piazzale Marconi. Via lo spaccio dal nostro quartiere"

I comitati chiedono più sicurezza: "Esercito davanti a piazzale Marconi. Via lo spaccio dal nostro quartiere"

"Vogliamo l’esercito in piazzale Marconi". È la richiesta forte dei comitati cittadini che gravitano attorno alla zona stazione avanzata al prefetto Maria Rita Cocciufa che lunedì scorso li ha convocati per un summit sulla sicurezza. Se da una parte dipingono la situazione di metà del quartiere (via Turri e via Paradisi) nettamente migliorata, dall’altra i problemi restano e si concentrano soprattutto nella zona tra viale IV Novembre, piazzale Marconi e via Eritrea. "Qui ci sono risse continue, spaccio di droga e aggressioni che noi residenti continuiamo a subire da individui poco raccomandabili che bivaccano tutto il giorno", chiosa Gerardo Mennella del Comitato Viale IV Novembre, lo stesso che ha invitato il sindaco Luca Vecchi sabato scorso a fare una passeggiata con loro nel quartiere. "Il sindaco è stato accolto aggressivamente sotto i portici da uno sbandato coi pantaloni abbassati, un cartone della pizza e una bottiglia di birra in mano. Ovviamente ci dispiace, ma almeno si è reso conto coi suoi occhi della quotidianità che viviamo", dice Gianni Felici dello stesso comitato. Il quale respinge in parte le parole del Prefetto di un mese fa che parlava di "fenomeni ormai ridotti a sporadicità" grazie alla task force delle forze dell’ordine messa in campo dall’estate scorsa. "Non c’è solo la criminalità che comunque continua a imperversare con giovani spacciatori che sfuggono anche alle perquisizioni nascondendosi la droga incastrata sotto la suola delle scarpe – continua Felici – Ma è il degrado totale a fare da padrone. L’abbandono di rifiuti all’ordine del giorno va risolto. Ecco perché chiediamo alla prefettura un tavolo esclusivo sulla zona stazione e un presidio fisso di forze dell’ordine. Su questo non molliamo".

Una richiesta che condivide anche Valentina Iannucelli di Reggio Civitas. "Tutte le città dell’Emilia hanno l’esercito davanti alle stazioni, non capisco perché anche Reggio non possa aderire al progetto ’Operazioni strade sicure’ stanziato dal Governo. Sarebbe un bel segnale. Anche perché le forze dell’ordine locali, ma non hanno risorse umane sufficienti per un presidio fisso. Anzi, hanno già fatto tanto in quest’ultimo mese dove bisogna ammettere che, anche grazie alle nostre istanze, la situazione nel quartiere Mirabello è migliorata". La presidente del comitato chiede inoltre "una magistratura più severa nel rispetto delle leggi e l’applicazione delle norme nei regolamenti comunali che spesso restano solo sulla carta".

Infine, i comitati snobbano e criticano il grido d’allarme dei sindacati sul rinnovo del patto antidegrado. "Sembra solo una mera richiesta di denaro, qui non li abbiamo mai visti", chiosa tranchant Felici. "Sono stati spesi tanti soldi in passato, ma con pochi risultati. I sindacati sono avulsi dalla realtà come i politici", contrattacca Iannuccelli.