LARA MARIA FERRARI
Cronaca

I La Crus aprono la tre giorni di concerti

La band milanese domani sera al FestivaLOVE di Scandiano. "Suoneremo i vecchi successi e le canzoni del nuovo album"

I La Crus aprono la tre giorni di concerti

I La Crus aprono la tre giorni di concerti

Una sera per reinnamorarci dei La Crus, in tema con il FestivaLOVE di Scandiano, che accoglierà la band milanese domani alle 21.30, in piazza Fiume, nel primo di tre giorni di musica, parole, acrobazie, giochi e amore, sulle orme dell’Orlando Innamorato. Gira molta curiosità intorno alla band, che si presenterà con un album di freschi inediti, ‘Proteggimi da ciò che voglio’ (etichetta Mescal), da cui è estratto il singolo in rotazione ‘Mangia dormi lavora ripeti’, usciti il 22 marzo, una line-up rinnovata e l’umore alto, visto il recente sold out a La Santeria di Milano, che ha segnato il loro ritorno sulle scene dopo quindici anni. La lunga carriera dei La Crus parte nel 1995, Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Malfatti e Alex Cremonesi - il meno esposto, la band è conosciuta principalmente in versione duo - mettono a disposizione del pubblico un’arte innovativa, che lascerà il segno e densa di dischi che hanno ricevuto il Premio Ciampi e la Targa Tenco.

Cesare, eravate già stati al FestivaLOVE?

"Mi pare sia la prima volta. A novembre abbiamo tenuto a Reggio il primo dei tre concerti che ci ha riportato sul palco".

Prodotto da Matteo Cantaluppi, ‘Proteggimi Da Ciò Che Voglio’ che cosa contiene?

"Ospiti importanti: Slavoj Žižek, illuminato filosofo, e Vasco Brondi, padre del progetto ’Le Luci Della Centrale Elettrica’, arricchiscono ‘La Rivoluzione’. Con Carmen Consoli e ColapesceDimartino, i La Crus attraversano invece un ponte virtuale tra passato e presente. Il titolo dell’album è ispirato da ‘Protect Me From What I Want’, opera dell’artista Jenny Holzer e parla appunto della nostra epoca, in cui dobbiamo proteggerci da ciò che vogliamo, cioè da tutta l’offerta di beni di consumo di cui non abbiamo nemmeno bisogno, dai quali invece la nostra vita viene influenzata, fino alla nostra rovina".

Da dove viene l’ispirazione per il pezzo ‘Mangia dormi lavora ripeti’?

"E’ nato nel 2020, a inizio lockdown, come descrizione di una giornata-tipo, con le persone costrette a lavorare da casa, ma tenendo gli stessi ritmi dell’ufficio, esposti a deficit di attenzione. E’ frutto dell’ispirazione di Alex, il terzo La Crus, sempre rimasto nelle retrovie, impiegato in una grossa azienda".

Il videoclip del singolo è realizzato con il supporto dell’Intelligenza artificiale. Un’opportunità, per voi, piuttosto che qualcosa da temere?

"Sì, per suggestionare la ripetizione che la vita contemporanea impone, abbiamo pensato di introdurre l’IA, dove ’un flusso di dati e di reti’ si impossessa dei protagonisti, in un immaginario cyber punk che traduce il senso della canzone. Abbiamo collaborato con la società di film Lucialibre. Un utilizzo intelligente dell’IA, non in sostituzione della creatività umana".